01/01/2013 - 01:00

Roma: una ''rete alimentare cittadina'' contro lo spreco e la povertà

In coincidenza con l'Anno Europeo della Lotta alla Povertà Alimentare, l'Assessorato alle Politiche Sociali del comune di Roma ha lanciato la campagna "Rete alimentare cittadina" il cui obiettivo e' fermare lo spreco di cibo, trasformando le eccedenze di mense, supermercati, mercati rionali e negozi in risorsa per chi ne ha veramente bisogno. L'iniziativa e' stata presentata dall'assessore Sveva Belviso, dal presidente di Banco Alimentare del Lazio Onlus, Antonio Abbate, e dai presidenti dei tre Municipi (I, XII e XVIII) che faranno da apripista.
La rete alimentare "Siticibo" si basa sull'incontro tra domanda, ovvero chi produce o gestisce grandi quantità di cibo, e offerta, singoli individui e famiglie impoverite che, con il cibo che i primi per mancanza di alternative sono costretti a buttare nella spazzatura, possono invece integrare la propria dieta.
La rete alimentare cittadina sara' attivata prima nei Municipi I, XII e XVIII per poi estendersi, nell'arco di tre mesi, all'intera città.
Il programma operativo prevede la mappatura del territorio, con l'individuazione di chi ha bisogno di cibo e di chi ne ha in eccedenza, la creazione di una sala di coordinamento in grado di intervenire nei casi urgenti, un collegamento continuo tra domanda e offerta, coordinato dal Banco Alimentare.
Infine la distribuzione, a cura di operatori di enti assistenziali.
Si prevede che il sistema, una volta a regime, consentirà di recuperare ogni giorno almeno 10.800 pasti, per un valore complessivo di circa 40 mila euro; su scala annuale, 2,5 milioni di pasti all'anno per 8,3 milioni di euro.
"Ogni giorno", ha commentato l'assessore Belviso, "interi sacchi di cibo fresco, in particolar modo pane, finiscono nel cesto della spazzatura. Uno spreco che può essere evitato".
L'iniziativa diventa cosi' anche "un importante spunto di riflessione per un consumo più consapevole".
Lisa Zillio
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