01/01/2013 - 01:00

Rinnovabili: stop ai grandi impianti nelle aree agricole venete

Il Consiglio regionale del Veneto ha deciso di bloccare fino al 31 dicembre 2011 la realizzazione in terreno agricolo di impianti fotovoltaici a terra, a biomassa, biogas e bioliquidi di grandi dimensioni, introducendo anche nuovi oneri istruttori per chi realizza gli impianti.
 
Il provvedimento, contenuto nell'articolo 4 della Finanziaria regionale 2011, è stato approvato dal Consiglio con 32 voti a favore e 16 astenuti.
Nel dettaglio prevede lo stop a ogni nuova autorizzazione per impianti fotovoltaici in terreno agricolo con potenza di picco superiore a 200 kilowatt, nonché impianti alimentati a biomasse con potenza elettrica superiore ai 500 kilowatt oppure a biogas o bioliquidi con potenza elettrica superiore ai 1000 kilowatt.
Inoltre, l'articolo approvato introduce, per ogni nuovo impianto a fonte rinnovabile, il pagamento alla Regione di oneri istruttori pari allo 0,025% dell'investimento.
 
"Ringrazio il Consiglio per la scelta che ha fatto ieri a salvaguardia della nostra agricoltura di qualità e finalizzata alla sicurezza alimentare", ha dichiarato l'assessore all'agricoltura del Veneto Franco Manzato.
"Su questo tema stiamo lavorando da mesi per impedire un'indebita sottrazione alla vocazione produttiva strategica dell'agricoltura, che nel caso del fotovoltaico diventa una vera e propria sottrazione di terreno agricolo, il quale già diminuisce per altri motivi, pochi dei quali effettivamente utili al sistema primario" ha continuato Manzato.
 
"Gli incentivi alla produzione energetica da fonti alternative possono avere ricadute positive sul reddito di taluni agricoltori che si dedicano a coltivazioni a fini energetiche, ma il fotovoltaico a me pare addirittura che in certi casi sia una strada senza ritorno. Quando ci troviamo di fronte a impianti di oltre 60 ettari, siamo sicuri che chi li ha istallati ha oggi la sua convenienza economica ma non siamo per nulla certi di cosa accadrà su quel terreno se le cose dovessero cambiare o una volta ammortizzato il costo ed esaurito il guadagno."
 
"In ogni caso voglio ringraziare il collega Massimo Giorgetti , il relatore Cristiano Corazzari e quanti hanno contribuito a definire al meglio una partita di grande rilevanza . La scadenza del 31 dicembre ci impegna tutti - ha concluso l'assessore all'agricoltura del Veneto - a dare una risposta definitiva in termini di pianificazione complessiva del settore energetico, consapevoli che la green economy deve vedere gli agricoltori protagonisti e non, ancora una volta, succubi di interessi altrui".
 
Lisa Zillio
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