01/01/2013 - 01:00

Progettato dall'Ente Parco il "verde" del Memoriale Giuseppe Garibaldi

Anche l'Ente Parco di La Maddalena ha contribuito, nel suo piccolo, al nuovo aspetto del Forte Arbuticci, dove è stato inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il Museo nazionale "Memoriale Giuseppe Garibaldi": nella fase di progettazione degli spazi verdi, l'Unità tecnica di missione per il Centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia ha infatti chiesto all'organismo di gestione dell'area protetta di realizzare un apposito piano.
Realizzato dai tecnici forestali del Parco, il progetto esecutivo prevedeva la piantumazione di specie della macchia mediterranea, comunque già presenti nell'Arcipelago, alle quali sono state aggiunte successivamente specie affini, ma con carattere più ornamentale. Le 500 piante, posizionate in prossimità di aree di sosta, panchine e zone di belvedere all'interno delle mura del forte, comprendono esemplari di ginepro fenicio, elicriso, leccio e corbezzolo: ed è proprio quest'ultima specie - il cui nome scientifico è Arbutus unedo - a rievocare il nome del Forte che ospita il nuovo Museo nazionale e a richiamare, con i suoi colori - il verde della chioma, il bianco dei fiori e il rosso dei frutti - la bandiera italiana.

Per garantire in tempi rapidi la piantumazione del verde del Forte Arbuticci, l'Ente Parco ha provveduto con risorse proprie, con altre somme messe a disposizione dall'Unità tecnica di missione e con piantine fornite gratuitamente dall'Ente Foreste della Regione Sardegna. Tutte le specie vegetali messe a dimora nei giorni scorsi saranno riconoscibili nel corso della cerimonia di inaugurazione grazie ad un apposito cartellino nel quale è indicato il nome.

Oltre al "verde" del Memoriale Giuseppe Garibaldi, l'Ente Parco ha realizzato, in collaborazione il Comitato Parchi per Kyoto, un progetto di rimboschimento nell'Isola di Caprera che prenderà il nome di "Bosco per l'Unità d'Italia": incentrate sulla salvaguardia dell'ambiente e sull'obiettivo di ridurre complessivamente le emissioni di gas climalteranti, le attività prevedono la messa a dimora, entro il 31 dicembre, di 3.500 piante selezionate tra le specie autoctone, quali sughere, lecci, olivastri e ginepri, che presentano le maggiori condizioni stazionali e sono in grado di assicurare lo sviluppo futuro dell'impianto boschivo contribuendo a migliorare la biodiversità e a frenare gli effetti del cambiamento climatico. Il progetto sarà inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con la piantumazione "simbolica" di un corbezzolo.
Marilisa Romagno
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