Polli italiani sfruttati e maltrattati: ecco l'inchiesta di "Essere Animali"

Decine di migliaia di polli stipati in giganteschi capannoni, maltrattati dagli operatori e sfruttati rispetto ai naturali ritmi di crescita. E' questo il quadro che emerge dall'indagine svolta dall'Associazione "Essere Animali" negli allevamenti intensivi di polli che riforniscono i principali produttori italiani. Il video, girato di nascosto dagli attivisti, racconta di una vita durissima, a cui spesso segue la morte ancor prima di arrivare al macello.

In allevamento sin dalle prime ora di vita

I pulcini arrivano negli allevamenti a poche ore di vita, qui vengono sottoposti a ritmi di crescita frenetici, con cicli di luce artificiale, che portano i polli ad ingrassare 4 volte più velocemente rispetto al 1950. Molti di loro però non reggono il ritmo, cuore e polmoni sono sottodimensionati rispetto alle ossa, si abbassano le difese immunitarie e molti polli si ammalano. E' per questo che gli allevatori sono "costretti" a somministrare antibiotici e farmaci, pericolosi per la salute umana.

20 polli per metro quadrato    

Le immagini degli allevamenti sono spaventose, si arriva ad avere anche 20 polli per metro quadro, molti animali non riescono nemmeno ad arrivare alle mangiatoie, rimangono agonizzanti sulle lettiere piene di escrementi fino a morire di fame (o di sete).

I maltrattamenti degli operatori

Durante il video si scopre che in molti casi alle già precarie condizioni degli allevamenti si aggiungono maltrattamenti da parte degli operatori: i polli vengono presi a calci, lanciati in aria, scaraventati nelle gabbie per essere trasportati al macello.

Al video non bisogna aggiungere altro, si commenta da solo. Speriamo che questa inchiesta riesca in qualche modo a scardinare la terribile logica di mercato legata agli allevamenti intensivi.