27/03/2015 - 17:32

#pizzaunesco Pecoraro Scanio: un risultato storico

Ieri la Commissione nazionale italiana per l'UNESCO ha deciso di candidare la millenaria arte dei pizzaiuoli nella lista del Patrimonio immateriale dell'Umanità.
La campagna per ottenere questo importante riconoscimento è partita lo scorso settembre dal Napoli pizza Village con una petizione lanciata sulla piattaforma Change.org da Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell'Ambiente e dell'Agricoltura e oggi Presidente della Fondazione UniVerde, sostenuta anche da Coldiretti, Rossopomodoro e APN (Associazione Pizzaiuoli Napoletani) che ha raggiunto il traguardo di oltre 300.000 sostenitori, tra cui molti esponenti della cultura, delle Istituzioni e della società civile. «Il risultato ottenuto è stato storico - commenta Alfonso Pecoraro Scanio - e incredibile. Gli italiani hanno dimostrato di essere orgogliosi delle loro tradizioni. Lamobilitazione continua e le prossime tappe saranno: convincere i circa 150 Paesiche parteciperanno a Expo a sostenere questa importante candidatura e raccogliere un milione di firme per vincere definitivamente l'approvazione a Parigi. Il riconoscimento dell'arte dei pizzaiuoli napoletani a Patrimonio Culturale Immateriale dell'UNESCO,a livello internazionale, rappresenterebbe il riconoscimento di una produzione artigianale all'insegna di quella diversità culturale che l'alimentazione deve riscoprire e valorizzare. L'Expo rappresenta l'occasione migliore per diffondere questo messaggio».

«Il riconoscimento dell'arte della pizza come patrimonio immateriale dell'Umanità è una richiesta di cambiamento che ha appassionato e mobilitato centinaia di migliaia di italiani - ha dichiarato Salvatore Barbera di Change.org -. Anche su Change.org abbiamo raccolto oltre 40mila firme. Oggi possiamo finalmente festeggiare il via libera della Commissione Unesco in Italia, un traguardo decisivo che arriva alla vigilia di EXPO e che sicuramente avrà delle ricadute positive anche sulla tutela e la promozione del vero made in Italy nel mondo. Tutto anche grazie agli utenti della nostra piattaforma».
Marilisa Romagno
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