28/11/2014 - 11:30

Petrolio, Opec: nessun taglio alla produzione. Soddisfatta FederPetroli Italia

Per i prossimi sei mesi rimarrà invariata la produzione di petrolio. E' quanto ha stabilito il vertice dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, meglio nota come Opec, che si è tenuto ieri a Vienna.
Nel tentativo di ripristinare l'equilibrio del mercato, l'organizzazione ha deciso di mantenere il livello di produzione a 30 milioni di barili al giorno, si legge in una nota dell'Opec. I Paesi membri dell'organizzazione hanno dunque confermato la proopria disponibilità a mantenere stabile la produzione del mercato petrolifero concordando sulla necessità di mantenere però alto il livello di attenzione sui possibili rischi connessi ai futuri sviluppi dell'economia mondiale, spiega l'organizzazione. 
 
"Produrremo 30 milioni di barili al giorno per i prossimi 6 mesi e steremo a guardare come il mercato si comporta" ha detto il segretario generale dell'Opec, Abdalla El-Badr, al termine della riunione. "Non stiamo inviando alcun segnale a nessuno, dobbiamo solo cercare di avere un prezzo equo" ha aggiunto. 
 
Soddisfatta per la decisione presa dall'Opec di non modificare le quote di produzione petrolifera da parte dei Paesi membri dell'Organizzazione è FederPetroli Italia
 
"Un taglio della produzione in questo momento, avrebbe significato servire su un piatto d'argento il crollo dei prezzi petroliferi di questi ultimi mesi, invece, piena soddisfazione per la decisione del meeting di Vienna" ha detto il presidente dell'associazione, Michele Marsiglia.
 
"Adesso possiamo concentraci su negoziazioni e contratti con una maggiore sicurezza nell'approvvigionamento petrolifero, questo dimostra che anche le situazioni belliche di alcuni paesi del Medio Oriente non hanno minimamente influenzato quello che è il mercato del petrolio mondiale" ha continuato Marsiglia.
 
"L'Opec ancora una volta ha dimostrato che non esiste paura nei confronti dello Shale Oil statunitense e di questo i mercati finanziari ne saranno contenti, e non solo. Questa non è una guerra di prezzi, bensi di quote di mercato" ha concluso il presidente di FederPetroli Italia.
 
Nel frattempo è stata immediata la reazione dei mercati. Il Wti è precipitato sotto i 70 dollari al barile, mentre il Brent è sceso a 71 dollari. 
Rosamaria Freda
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