12/06/2024 - 23:50

Pet ecofriendly. Il pelo dei cani una risorsa inaspettata

pelo dei cani, 

Il pelo dei nostri amici a quattro zampe può essere riutilizzato in diversi modi. 

Avere un animale domestico ha le sue gioie, tante per gli amanti, e anche dei dolori. Uno di questi è certamente la perdita di pelo. Soprattutto se il pet in questione ha il pelo lungo, folto e tanto sottopelo. Il periodo peggiore è certamente quello della muta. Tanto pelo sparso per casa e la necessità di spazzolare l’amico a quattro zampe molto più del solito.

Solitamente il pelo del cane o del gatto viene smaltito gettandolo nell’immondizia, ma esistono modi alternativi, che potrebbero anche dare una mano al nostro pianeta. Raccogliendo il pelo del nostro cane o gatto si può pensare a diversi usi. Il principale è l’utilizzo del pelo e del sottopelo per creare un tessuto caldo, soffice e resistente oltre che anallergico.

Dal pelo e sottopelo, che abbiano una lunghezza minima di due centimetri, si può realizzare un filato che gli inuit e i lapponi realizzavano, e realizzano tutt’ora, per tenersi al caldo. Cappelli, sciarpe, maglioni create con la tecnica della chiengora. Questa pratica consiste nel raccogliere il pelo e il sottopelo del cane, o gatto, spazzolato, sfilacciarlo per creare una sorta di nuvoletta, lavarlo, e infine filarlo per crearne un gomitolo pronto ad essere cucito con ferri o uncinetto. Essendo un prodotto generalmente di scarto è a basso impatto ambientale.

Come detto, anche il pelo del gatto può essere utilizzato per realizzare un filato, ma a differenza di quello del cane è più delicato e rischia di infeltrire più facilmente. Non solo nella zona artica. La realizzazione di lana con il pelo dei pet negli ultimi anni ha sfondato anche in Italia, dove diverse aziende hanno iniziato a riutilizzare quello che solitamente è uno dei rifiuti prodotti dagli animali domestici.

Oltre alla lana, però, il pelo del cane può essere riutilizzato in altri modi. Uno di questi è la creazione di un compost, anche casalingo, in giardino. Si possono, inoltre, creare una base che tengono lontane le lumache dalle piante. È gradito agli uccelli per realizzare i propri nidi in primavera. Infine, è utilizzato da diverse associazioni ambientaliste per ripulire le acque marine o pluviali. Questo sarebbe un’alternativa ai capelli umani, già molto resistenti e assorbenti. Il pelo del cane, infatti, ha una resistenza e una capacità di assorbimento maggiori rispetto a quelle dei capelli. 

Un'altra dimostrazione di come un prodotto di scarto può in realtà rovelarsi una risorsa fondamentale per la sostenibilità e per la salvaguardia del pianeta.

Cristina Mariano
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