07/01/2014 - 19:00

Parco dell'Etna: progetto nazionale Valore Paese-Dimore

Due tra le strutture storiche più rappresentative e di maggiore valore e pregio del Parco dell'Etna, il Grande Albergo dell'Etna di Contrada Serra La Nave, in territorio di Ragalna e la Villa Manganelli di Zafferana Etnea, superando brillantemente una selezione molto lunga e severa - erano 122 i dossier candidati - , sono state considerate di "livello1" e dunque inserite nella lista finale dei 55 beni della prima fascia (priorità alta), di grande interesse culturale e turistico, del progetto nazionale "Valore Paese-Dimore".
Dice la presidente del Parco Marisa Mazzaglia: "Il progetto Valore Paese-Dimore rappresenta una grande opportunità, di dimensione nazionale, per il rilancio, la valorizzazione e la promozione turistica anche internazionale, attraverso futuri investimenti con forme di partenariato tra pubblico e privato, di beni di straordinario valore storico e culturale. E' dunque un'ottima notizia che la nostra proposta relativa al Grande Albergo dell'Etna e a Villa Manganelli, strutture di grande importanza per il Parco che hanno subito varie vicissitudini anche negative, sia stata definitivamente accolta e che adesso si aprano importanti e concrete prospettive per il loro rilancio". Il progetto Valore Paese, promosso da Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo, insieme con il Ministero dello Sviluppo Economico, l'Agenzia del Demanio, l'Anci/Fondazione Patrimonio Comune e Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d' impresa (che formano la "cabina di regia" istituzionale), ha come obiettivo la valorizzazione per la gestione efficiente del patrimonio immobiliare dello Stato e degli Enti locali, che comprende immobili spesso non utilizzati o sottoutilizzati, ma con una forte valenza strategica, come le ville e gli edifici storici. All'interno del progetto, il brand Valore Paese-Dimore intende valorizzare beni del demanio storico-artistico, creando un network di strutture turistico-ricettive e culturali.

Come gli start up statali, a partire dall'inizio del 2014 le iniziative prioritarie - tra le quali, appunto, il Grande Albergo dell'Etna e Villa Manganelli - possono essere oggetto di studi di fattibilità, nell'obiettivo di identificare le modalità di valorizzazione, messa a reddito, immissione sul mercato ritenute più idonee; promozione mirata, attraverso l'organizzazione di specifici eventi territoriali in occasione dei principali eventi e fiere di settore, già a partire dal 2014, presentazione a investitori nazionali e internazionali, predisposizione di materiale divulgativo dedicato.

LE SCHEDE DEI DUE EDIFICI
GRANDE ALBERGO DELL'ETNA - Ubicato a circa 1750 metri di quota, in località Serra La Nave nel territorio di Ragalna - all'interno della Zona C Altomontana del Parco dell'Etna che ne è proprietario dal 1991 - , il prestigioso edificio, inaugurato il 21 ottobre 1934 e per lungo tempo meta preferita per le vacanze della Catania bene, famoso per avere ospitato anche il Duce e il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, fu poi totalmente ristrutturato una prima volta nel 1975. Sorge in una posizione altamente panoramica e strategica per la fruizione dell'area protetta. Fu la colata lavica del 1983 a dare il colpo di grazia alla struttura. Con la cancellazione della strada provinciale Nicolosi-Etna, il Grande Albergo rimase staccato dai flussi turistici dell'Etna e collegato solo tramite la trazzera Milia, certamente non adeguata al bisogno e che non permetteva, tra l'altro, il passaggio dei bus turistici. Da allora, l'attività rimase di fatto paralizzata e la struttura, non più adeguatamente utilizzata e soggetta ai rigori del clima di alta montagna, andò pian piano deteriorandosi. Successivamente, data la difficoltà di realizzare nuove strutture alberghiere, il Parco dell'Etna ha sentito l'esigenza di riutilizzare e mettere a disposizione della fruizione turistica la gloriosa struttura, grande patrimonio storico culturale del Parco, e ne ha completato nel 2004 il risanamento, con 60 posti letto e impianti ad alta tecnologia. Purtroppo il successivo affidamento in gestione non ha portato i risultati sperati e ha dato luogo ad un complesso contenzioso in cui l'Ente Parco, pur avendo conseguito la vittoria processuale, ha subito gli effetti negativi della lunga controversia. Il Parco ha deciso di candidare il Grande Albergo ad un nuovo e definitivo rilancio, proponendolo per il progetto Valore Paese - Dimore.

VILLA MANGANELLI - E' un'antica residenza nobiliare, edificata al centro del quartiere di Sarro, all'ingresso dell'abitato di Zafferana Etnea, intorno al primo decennio del secolo XX dalla famiglia dei Paternò-Manganelli, che si insediò nell'Ottocento nel territorio della "Zafarana". La villa di stile neoclassico è immersa in un grande parco, conosciuto ancora oggi come il "feudo" con le più tipiche essenze arboree e di sottobosco del comprensorio etneo ed appartiene alla folta schiera degli edifici monumentali più notevoli del comune di Zafferana. Per parecchi anni in stato di abbandono, l'edificio è tornato a vivere grazie al complesso lavoro di restauro operato dall'Ente Parco dell'Etna in rapporto sinergico con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania, che ha apposto il vincolo ope legis, ex legge 1089/39. Villa Manganelli, sistemata anche nella parte esterna, oggi può consentire diverse destinazioni d'uso. La prima e seconda elevazione dispongono di ampie sale e di un alloggio custode; al terzo piano c'è un'accogliente foresteria fino a sedici posti letto, oltre un'ampia sala comune. L'inserimento nella lista d'interesse del progetto Valore Paese-Dimore potrà contribuire al definitivo rilancio di questa struttura di grande importanza strategica per il Parco.
Tommaso Tautonico
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