18/10/2012 - 12:43

P-orto di Terra: un porto da cui partire e ritornare

Storie terragne, Non Mercato, teatro delle storie senza previa cottura, musica da semenzaio, noir mediterraneo, aglio, menta e basilico. Un'esperienza fatta di incontri, parole, segni, odori e sapori per raccontare il progetto "Ter-ragno" dell'associazione "In alto a sinistra". Sabato 20 ottobre - a partire dalle ore 17.30 Masseria Sant'Angelo, via Brizio Elia 14 - Borgo Pace - Lecce.
Un porto da cui partire e a cui ritornare, come l'odissea ciclica della vita e della terra. È il P-orto di Terra, un momento di restituzione al territorio del lavoro che l'associazione "In alto a sinistra" ha realizzato nell'ambito di Principi Attivi 2010 e che si terrà sabato 20 ottobre nlla Masseria Sant'Angelo nella zona Borgo Pace di Lecce. P-orto di Terra è un evento che vuole mostrare il percorso di un anno di incontri, sperimentazioni, cibo, arte che ha intrecciato storie di produttori e territorio, realtà produttive 'gastroribelli' e diversi linguaggi espressivi. A raccontare il cammino del progetto "Ter/ragno. Terretessute, cibo e storie di enodissidenti e gastroribelli" le parole di Maira Marzioni e i di-segni di Gianluca Costantini che hanno raccolto le storie di sei produttori, curatori e coltivatori della terra nel rispetto della sua fertilità, del suo ritmo e dei suoi sapori autentici. Le storie di Maira consegnate al tratto essenziale di Gianluca sciolgono l'intreccio di un'esperienza che, grazie alla cura di Francesco Maggiore, ha trovato porto sensibile in un libro-oggetto dal titolo "Storie terragne". Nel P-orto di Terra della Masseria Sant'Angelo a partire dalle ore 17.30 approderanno i piccoli produttori protagonisti dei racconti terragni e dell'esperienza del Non-Mercato, un mercato che vuole ritornare ad essere luogo di incontro, scambio di sapori e saperi. L'esperienza del Non Mercato è nata grazie alla collaborazione di associazioni e gruppi informali tra cui "In Alto a sinistra". Da dicembre a maggio 2012, infatti, il cortile dello Scipione Ammirato è diventato la piazza in cui ripristinare il rapporto tra piccoli produttori enogastronomici biologici, artigiani del riciclo e delle tecniche antiche e consumatori.

Ter-ragno è un'esperienza collettiva in cui sono confluiti scrittori, artisti, musicisti, videomaker, fotografi, designer, architetti e progettisti della comunicazione, anime sensibili provenienti da contesti diversi che si sono confrontati sui temi del cibo e dell'autoproduzione. Da questo nodo di relazioni è nata la micro-performance a crudo 'Terragno. Teatro delle storie senza previa cottura', messa in corpo-scenico che trae ispirazione dalle parole dei racconti scritti da Maira Marzioni da cui muove la recitazione autentica ed essenziale dell'attore calabrese Francesco Aiello. Un 'monologo di pancia' accompagnato dalla scrittura segnica di Gianluca Costantini che dà forma su un telo bianco e sul corpo dell'attore alle storie, in una suggestione improvvisata di parole e immagini. Lo spettatore è invitato ad entrare in un'atmosfera da cantastorie contemporanei che tramandano racconti "tra tecnologia e pero selvatico". Nel P-orto di Terra la performance sarà arricchita dai ritratti sonori di Silvia Liuti e Michele Piombetti, cantante e chitarrista marchigiani che hanno avviato una ricerca di musiche da semenzaio: un repertorio che riporta le facce delle storie terragne a un terreno ancestrale, ai bordi di un mediterraneo legato alla terra, al dolore, all'amore.

Dal legame viscerale con il territorio nasce 'Noir mediterraneo' allestimento di Michela Bidetti, progettista per la comunicazione visivo/tattile. Una delle stanze della Masseria Sant'Angelo diventa luogo di puro sentire di odori, sapori ed elementi danzanti. La tensione verso l'inclusione sociale si intreccia a quella sensoriale dando vita ad un ambiente completamente buio da esplorare attraverso gli altri sensi. La conoscenza sensoriale del P-orto di Terra sarà arricchita da 'Aglio, menta e basilico', incursioni odorose a cura di Mirodìa, laboratorio artigianale di sapone naturale di Simone Dimitri. La sua presenza sarà un diffusore di essenze a cielo aperto, con odorosi fili appesi, mazzetti aromatici e orme di profumi sparsi nel quartiere. Il P-orto di Terra è un percorso di tessitura e racconto di luoghi e relazioni attraverso ogni canale d'espressione. Per l'occasione, infatti, la masseria di Borgo Pace diventerà un porto da abitare grazie all'intervento dell'associazione AFA - Architets in a farm, cui è stata affidata la cura dello spazio. Gli "architetti in masseria" restituiranno al P-orto la sua natura di luogo di passaggio, rendendo più dolce la nostalgia del mare con luci, colori e percorsi inclusivi. Quando dal mare aperto arrivi al porto ti accoglie una luce di faro, ci sono i mercanti di vibrazioni per il palato, il mistero dei sensi, il teatro delle storie senza previa cottura, la musica da semenzaio e un crogiuolo di parole e segni da esplorare. Quando approdi al porto ogni cosa diventa possibile, ti regali un paesaggio che non conosci, i sensi si arrendono alle storie e agli sguardi che incontri, si mescolano gli umori e i sapori. Il porto ti fa felice perché ti accoglie lasciandoti ripartire.
Tommaso Tautonico
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