Obama richiama l'America all'innovazione e alle fonti rinnovabili

"Il primo passo per vincere il futuro è incoraggiare l'innovazione".

Così ha esordito Obama introducendo l'argomento.

"Mezzo secolo fa, quando l'Unione Sovietica ci ha battuto nella corsa allo spazio con il lancio del satellite Sputnik, non avevamo idea che invece, sulla luna, saremo arrivati prima noi. La scienza non era ancora qui. La NASA non esisteva neanche. Ma dopo aver investito nella ricerca e in un'educazione migliore non solo abbiamo sorpassato i sovietici, ma abbiamo anche fatto scaturire un'onda d'innovazione che ha creato nuove industrie e milioni di nuovi lavori."

 

"Questo è il 'momento Sputnik' della nostra generazione" ha sottolineato il Presidente.

Riguardo ai settori di punta su cui spingere Obama ha dichiarato: "Investiremo nella ricerca biomedica, nella tecnologia delle informazioni e soprattutto nelle energie rinnovabili. Un investimento che rafforzerà la nostra sicurezza, proteggerà il nostro pianeta e creerà moltissimi nuovi posti di lavoro per la nostra gente."

E ancora, il Presidente ha sottolineato che "non stiamo solo dando del denaro. Stiamo lanciando una sfida. Stiamo dicendo agli scienziati e agli ingegneri americani che se saranno in grado di riunire nei loro team i migliori ricercatori per concentrarsi sui più importanti problemi nel campo dell'energia pulita allora potremmo avere il progetto Apollo della nostro tempo."

 

Obama ha poi spiegato queste due grosse sfide: "rompere la nostra dipendenza dal biofuel e diventare il primo paese ad avere milioni di veicoli elettrici che circolano sulle nostre strade entro il 2015" e far si che "entro il 2035 l'80% dell'energia consumata in America sia prodotta da fonti rinnovabili".

Questo perché, ha sottolineato il Presidente, "la conquista dell'energia pulita si tradurrà in nuovi posti di lavoro solo se le imprese sapranno che c'è un mercato in cui possono vendere i loro prodotti".