29/02/2016 - 14:00

Novara: isole pedonali e zone verdi abbattono lo smog

Aree pedonali e zone verdi si confermano i principali alleati per combattere lo smog in città, mentre restano troppo elevati i decibel, con livelli di rumore critici nei diversi hot spot monitorati.
È questa la fotografia scattata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che in questi giorni ha fatto tappa a Novara, prima tappa del tour 2016 che vedrà il convoglio ambientalista percorrere l'Italia per monitorare la qualità dell'aria e l'inquinamento acustico, ma anche per parlare di smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita. I risultati del monitoraggio scientifico - realizzato grazie alla collaborazione con Valorizza, brand di Studio SMA e Gemmlab, e con il contributo scientifico La Sapienza e CNR - è stato presentato questa mattina in conferenza stampa da Serena Carpentieri, responsabile Campagne di Legambiente; Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta; Giovanni Manta, coordinatore tecnico di Valorizza e Laura Ciceri, del circolo Legambiente Novara, alla presenza di Bruno Barbera, direttore Arpa Piemonte, dipartimento Piemonte Nord Est.

"Nel nostro Paese c'è bisogno di città più vivibili, sostenibili, all'avanguardia e libere dallo smog - dichiara Serena Carpentieri, responsabile Campagne di Legambiente -. Con il monitoraggio del Treno Verde non vogliamo sostituirci ai controlli eseguiti dagli enti preposti ma fornire un'istantanea, in termini di inquinamento atmosferico e rumore, su alcuni percorsi all'interno dei quartieri delle nostre città. La novità del nostro monitoraggio è l'approccio metodologico diffuso che prende in considerazione diverse zone di un'area campione per stimare le diverse esposizioni agli inquinanti. Una vera e propria campionatura itinerante che, messa a regime, permetterebbe alle città di individuare le criticità e attuare risoluzioni concrete e mirate, a servizio del benessere e della sicurezza dei cittadini".

A dimostrare l'urgenza di adottare azioni concrete e politiche di sistema per uscire dall'emergenza smog, sempre più cronica, vi sono anche i dati della campagna di Legambiente "PM10 ti tengo d'occhio". Nei primi due mesi del nuovo anno, infatti, quasi tutti i capoluoghi di provincia del Piemonte hanno superato il 50% dei giorni di "bonus" a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 giornalieri di polveri sottili): Torino ha raggiunto 29 giorni di superamento, seguita da Asti (22), Vercelli (21), Novara (20), Alessandria (19) e Biella (19). I dati in questione fanno riferimento alla centralina peggiore presente nella città che ha registrato, ad oggi, il maggior numero di superamenti, a partire dai dati disponibili sui siti delle Regioni, delle Arpa e delle Provincie.

"L'amministrazione regionale così come quelle locali, anche sulla base degli impegni presi a livello internazionale con la Cop21 dall'Italia - dichiara Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte - devono intraprendere interventi mirati per stare al passo delle altre città europee, ma soprattutto per delineare una strategia per la qualità dell'aria, un piano per la mobilità nuova in città, che renda protagonista il trasporto pubblico, la mobilità pedonale e ciclabile e il trasporto su ferro per ridurre il parco auto circolante, accompagnato da studi accurati sulle fonti di emissione, eseguiti su scala locale e urbana. La rivoluzione che vogliamo nelle nostre città è volta ad una complessiva rigenerazione urbana che metta in moto un ciclo virtuoso fatto di riqualificazione del patrimonio edilizio, green economy, efficienza energetica, natura tra le case, ma anche stili di vita virtuosi che creano comunità ecosostenibili".
Tommaso Tautonico
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