27/03/2025 - 13:07

Nespresso e Legambiente insieme per la riforestazione del Po piemontese

Sviluppo Sostenibile

Il progetto “le città che respirano” porta 1.000 nuove piante per rinaturalizzare 10.000 mq nel parco naturale del Po piemontese.

L’intervento di forestazione nel Bosco Musolino (AL) rafforzerà la resilienza del territorio tra Piemonte e Lombardia per arricchire l’ecosistema fluviale del Po: una risposta concreta alla richiesta di interventi lungo gli argini dei fiumi, priorità per il 45% degli intervistati dall’Osservatorio Partecipativo Nespresso, chiamati a rispondere sui progetti di riforestazione in Italia.

Il progetto “le città che respirano” porta 1.000 nuove piante per rinaturalizzare 10.000 mq nel parco naturale del Po piemontese

Nespresso e Legambiente ancore insieme per un’Italia sempre più verde

Obiettivo: rafforzare gli argini, contrastare le esondazioni e i danni da cambiamento climatico

Le frequenti esondazioni che, da tempo, colpiscono il territorio italiano mostrano l’impatto crescente di eventi atmosferici estremi e imprevisti, che mettono a dura prova territori e comunità. Con l’obiettivo di rafforzare la resilienza delle aree fluviali e il ruolo fondamentale che queste specifiche porzioni di territorio svolgono per contrastare le esondazioni, Nespresso torna in Piemonte, questa volta lungo le rive del Po, con un intervento di forestazione realizzato grazie al progetto Le città che respirano, per la messa a dimora di piante e alberi tipici delle aree fluviali, che contribuiscono a regolare il ciclo dell'acqua e ridurre il rischio di alluvioni.

Dopo l’intervento di rigenerazione ambientale realizzato a Torino, nel quartiere Villaretto, con oltre 1.000 nuove piante e la creazione di un nuovo bosco urbano, il progetto “Le città che respirano” arriva nel territorio del Comune di Valenza, in provincia di Alessandria, nel Parco Naturale del Po Piemontese, parte delle Aree Protette del Po Piemontese, che si estendono per una superficie di 14.035 ettari e racchiudono un patrimonio naturale, ecosistemico e paesaggistico di straordinario valore alimentato dall’attraversamento del fiume Po.  

Si tratta di un intervento di forestazione che consente di incrementare la copertura arborea di 10.000 mq complessivi, suddivisi in tre aree contigue situate nel Bosco Musolino, in una zona lungo il fiume Po riconosciuta come sito di importanza comunitaria. In particolare, l'area d'intervento si trova nella fascia di esondazione del Po, una zona soggetta a fenomeni di piena che, in media, provocano un innalzamento delle acque di circa un metro.

In questo contesto, il progetto assume un importante valore, poiché il bosco agisce come una barriera naturale capace di attenuare gli effetti delle inondazioni: la vegetazione, infatti, aiuta a rallentare il deflusso delle acque, riducendo l'impatto delle piene e limitando i danni alle aree circostanti. Si tratta di una porzione di territorio, questa, che è già stata oggetto negli ultimi anni di interventi di riqualificazione ambientale mirati al miglioramento delle sue condizioni ecologiche e questo intervento di forestazione rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione, offrendo un contributo significativo al ripristino dell'ecosistema naturale e alla resilienza dell’area ad eventi climatici estremi e imprevedibili, sempre più frequenti.

Ma non solo. I principali benefici oggetto di interventi di riforestazione in Italia sono stati oggetto anche di una sezione specifica nell’ambito del “1° Osservatorio Partecipativo su Economia Circolare, Impatto sulle Comunità locali e territori” realizzato a fine 2024 da Nespresso in collaborazione con l’Istituto di ricerca SWG.  Un progetto nato per dare ascolto e rispondere concretamente alle evidenze emerse come le più urgenti e sentite da parte degli italiani in ambito di sostenibilità ambientale e circolarità, ma anche sociale e di legame con le comunità, indagando le aspettative verso le aziende che operano sul territorio.

Grazie all’ascolto delle opinioni di oltre 1.500 intervistati, e con il supporto di Legambiente e AzzeroCO2, Nespresso ha selezionato le azioni su cui concentrarsi nei prossimi anni, tra quelle percepite come prioritarie. Tra queste, la piantumazione lungo gli argini dei fiumi è emersa come una priorità per il 45% dei rispondenti, un’esigenza che riflette la crescente preoccupazione per le esondazioni, sempre più frequenti e violente, che interessano il nostro Paese. Saranno inoltre proprio i riscontri forniti dalle comunità a guidare l’evoluzione del progetto “Le città che respirano”, con uno specifico focus su temi urgenti, tra i quali la creazione e ripristino di aree verdi nelle città (44%) e la tutela di fondali e habitat marini (indicata da 1 intervistato su 3).

Il progetto nel Bosco Musolino, nello specifico, vede la messa a dimora di 1.000 piante tra specie arboree e arbustive, tra cui l'acero campestre, l'olmo, la farnia e il cerro, selezionate per le loro capacità di adattamento alle condizioni climatiche della zona fluviale e per il loro significativo contributo ecologico all'ambiente lungo le rive del PoLe specie introdotte svolgeranno un ruolo fondamentale nella rigenerazione naturale dell'area, favorendo la ricostituzione di un patrimonio genetico naturale che negli anni si è progressivamente impoverito.

Inoltre, le radici delle piante contribuiranno a migliorare la stabilità del terreno, agendo come una rete naturale in grado di trattenere il suolo e ridurre il rischio di erosione. Questo non solo aiuterà a prevenire frane e cedimenti in caso di forti piogge, ma contribuirà ad assorbire anche parte dell'acqua in eccesso, mitigando gli effetti potenzialmente disastrosi delle esondazioni future e sostenendo il delicato equilibrio dell'ecosistema fluviale.

E non finisce qui, perché con l’obiettivo di intervenire concretamente sullo stato di salute dell’ambiente a tutela della biodiversità, l’intervento vedrà anche l’installazione di 15 Bee Hotel, rifugi artificiali progettati dall’uomo per la tutela delle api, che possono essere definite vere e proprie cartine tornasole circa lo stato di salute dell’ambiente.

L’impollinazione delle api, infatti, è un servizio ecosistemico essenziale, in assenza del quale si verificano danni sulla conservazione della biodiversità - fiori e piante, non essendo più impollinati, sono destinati a scomparire - e sulla disponibilità di varietà di alimenti. L’installazione dei Bee Hotel rientra nella campagna “Save The Queen” di Legambiente, che Nespresso ha deciso di supportare intraprendendo un percorso biennale che vedrà l’installazione di altri Bee Hotel durante futuri interventi nell’ambito del progetto “Le città che respirano”.

In occasione dell’annuncio dell’intervento sono intervenuti Emanuela Sarzotti, Direttrice dell'Ente di gestione Aree protette Po piemontese, Luca Cristaldi, Tecnico forestale Ente di gestione Aree protette Po piemontese, Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana, Sergio Capelli, Direttore di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, e Elena Piazza, Responsabile dei Progetti di Forestazione di AzzeroCO2.  

"L'Ente-Parco con soddisfazione prosegue la collaborazione con AzzeroCO2, che da anni ci consente di incrementare il capitale naturale del Parco del Po, a vantaggio di tutta la cittadinanza che qui vive e lavora – ha dichiarato Emanuela Sarzotti, Direttrice dell'Ente di gestione Aree protette Po piemontese - Ringraziamo Nespresso per aver scelto il nostro Parco per portare avanti il progetto Le città che respirano, le 1.000 piante messe a dimora oggi saranno scrigno di biodiversità lungo il Po".

“Con l’intervento di forestazione del Bosco Musolino, proseguiamo il nostro impegno per la tutela del patrimonio ambientale italiano, con azioni concrete volte a rafforzare la resilienza del territorio e la biodiversità – ha dichiarato Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana - Ma non solo, perché la volontà di questo intervento nasce dall’ascolto delle comunità possibile grazie al 1° Osservatorio Partecipativo Nespresso che, dallo scorso novembre, ci restituisce situazioni e azioni che gli italiani sentono come prioritarie nei loro territori e sulla quali le aziende possono intervenire con un impatto positivo. L’Intervento ripariale di oggi è il primo esempio di questo modello, che ci guiderà nei prossimi anni nella scelta delle attività e degli investimenti, a vantaggio delle persone e del territorio, investimenti che hanno superato ad oggi i 10 milioni di euro in progetti di sostenibilità ambientale e sociale e che vogliamo continuare a far crescere.”

L’iniziativa “Le città che respirano”, lanciata nel 2020 da Nespresso per sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano, intervenire in sempre più aree sul nostro territorio che necessitano di tutela e supporto nella creazione di nuovo verde e contribuire al ripristino naturale a sostegno alla biodiversità, rientra in “Mosaico Verde”la campagna nazionale per la forestazione di aree urbane ed extraurbane, il recupero degli ecosistemi e la rigenerazione ambientale promossa da AzzeroCO2 Legambiente.  

Una iniziativa che è cresciuta negli anni implementando interventi per oltre 87.000 mq di nuovo verde in 8 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Sardegna e Sicilia) e grazie alla quale è stato possibile realizzare anche questo intervento nel Bosco Musolino.  

“Continuare ad investire in attività di piantumazione e tutela degli ecosistemi più a rischio porta a risultati tangibili e, soprattutto, coinvolge la cittadinanza rendendola più consapevole e partecipe delle sfide climatiche che ci aspettano – ha dichiarato Sergio Capelli, Direttore di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta - L'iniziativa di oggi, posta all'interno di una collaborazione virtuosa a più ampio raggio tra realtà associative, aziendali ed amministrazioni, è un perfetto esempio e rappresenta un ulteriore tassello verso il raggiungimento degli obiettivi del progetto Life Terra”. 

“Gli habitat fluviali sono tra i più vulnerabili in Italia perché subiscono forti pressioni antropiche e gli effetti dei cambiamenti climatici. Per questo, l'intervento realizzato insieme a Nespresso rappresenta un passo importante per salvaguardare la resilienza ambientale del Parco e la sua ricca varietà di specie. Questo approccio di ripristino ecologico, oltre a rafforzare la capacità di adattamento dell'ecosistema agli effetti del riscaldamento globale, offre anche un modello di come recuperare e valorizzare gli ambienti naturali del nostro territorio”, ha dichiarato Elena Piazza, Responsabile dei Progetti di Forestazione di AzzeroCO2.  

Nespresso  

Nespresso è pioniera e punto di riferimento per il caffè porzionato di altissima qualità. L’azienda lavora con oltre 157.000 coltivatrici e coltivatori in 18 Paesi attraverso il suo Programma AAA Sustainable Quality™ per integrare le pratiche di sostenibilità nelle aziende agricole e nei territori circostanti. Lanciato nel 2003 in collaborazione con la ONG Rainforest Alliance, il Programma aiuta a migliorare la resa e la qualità dei raccolti, assicurando una fornitura sostenibile di caffè di alta qualità e migliorando le condizioni di vita delle coltivatrici, dei coltivatori e delle loro comunità. Nel 2022 Nespresso ha ottenuto la certificazione B Corp™, unendosi a un movimento internazionale di oltre 9.000 aziende che soddisfano gli elevati standard di responsabilità sociale e ambientale e di trasparenza B Corp. Con sede a Vevey, Svizzera, Nespresso opera in 93 mercati e conta 14.000 dipendenti. Nel 2023 ha gestito una rete globale di vendita al dettaglio globale di 791 boutique.

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Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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