01/01/2013 - 01:00

Nagoya: accordo senza precedenti

I Governi riuniti a Nagoya per la decima Conferenza della Parti sulla Convenzione per la Diversità Biologica hanno raggiunto uno storico accordo sulla conservazione della biodiversità, sull'uso sostenibile delle risorse e sull'accesso alle risorse genetiche con una ripartizione più equa dei benefici tra Paesi avanzati e quelli in via di sviluppo (Access and Benefit Sharing ABS).
Il Piano strategico prevede di adottare entro il 2020 nuove misure volte a fermare la perdita di biodiversità.
I 193 delegati hanno concordato di lavorare per dimezzare e, dove possibile, portare vicino allo zero, il tasso di perdita di habitat naturali, comprese le foreste; di proteggere almeno il 17% della superficie terrestre e il 10% degli oceani entro il 2020; di ripristinare e provvedere alla conservazione di almeno il 15% delle aree degradate; di compiere ulteriori sforzi per ridurre la perdita di barriera corallina.

I governi hanno anche raggiunto un accordo per modificare i sussidi perversi (es. pesca, agricoltura, trasformazione del territorio) per garantire il valore della biodiversità anche all'interno delle contabilità nazionali.
L'intesa sulla ripartizione equa dei benefici derivanti dalle risorse genetiche è stata siglata dall'adozione di un protocollo comune che fissa delle norme condivise per regolare l'utilizzo di piante da parte delle grandi industrie farmaceutiche e della cosmesi per lo dei loro prodotti.

Grande entusiasmo per Ryu Matsumoto, presidente della conferenza e ministro dell'ambiente giapponese, nell'annunciare i risultati dell'intesa: "Ci siamo riusciti con grande saggezza, enormi sforzi, ma siamo stati in grado di farlo".
Prossima tappa Cancun dove si terrà la 16ª Conferenza delle parti firmatarie della "Convenzione quadro dell'ONU sui cambiamenti climatici"(12 novembre - 10 dicembre 2010), il tanto atteso post Kyoto.
Lisa Zillio
autore