03/01/2020 - 13:49

Marco Alverà e Snam: energia sostenibile per la decarbonizzazione del settore e il futuro della mobilità sostenibile

Sostenibilità e Transizione Energetica.

Snam, società controllata da Cassa depositi e prestiti, è uno dei colossi delle infrastrutture energetiche in Italia e in Europa. Da diversi anni la utility dà il proprio contributo alla crescita sostenibile del Paese, fortemente impegnato nella decarbonizzazione del sistema energetico nazionale, secondo quanto previsto dalla Direttiva Europea per l’Energia Rinnovabile, che è anche volta a contrastare i cambiamenti climatici.

La società guidata da Marco Alverà (AD di Snam) nella sua strategia di sviluppo delle reti di trasmissione del gas, punta sui fattori biometano e idrogeno per dare forma alla transizione energetica. 

Snam punta sul futuro della mobilità sostenibile a metano e biometano

Oggi le aziende sono chiamate ad affrontare i temi della sostenibilità ambientale, dell’economia circolare, dell’efficienza energetica e della riduzione dei consumi, sfide e responsabilità condivise dall’intero settore energetico – ma anche da tutta l’economia – per uno sviluppo sostenibile del pianeta di fronte a un tema cruciale come quello del climate change, di cui stiamo osservando i drammatici effetti.  

Un esempio in Italia è quello di Snam. Nelle politiche indirizzate verso la decarbonizzazione dell’energia delineate dall’Amministratore Delegato Marco Alverà risultano fondamentali l’implementazione delle infrastrutture di rete, l’espansione della mobilità sostenibile a metano, lo sviluppo del biometano prodotto sia dalla filiera agricola sia dal riciclo dei rifiuti, nonché l’innovazione tecnologica dell’idrogeno.

Snam stanzia ben 1,4 miliardi di euro per SnamTec 
La società guidata da Marco Alverà ha, infatti, presentato lo scorso mese di novembre, il piano strategico 2019-2023, nel quale aumentano gli investimenti complessivi a 6,5 miliardi di euro (+14% rispetto al piano precedente) e viene rivista al rialzo la stima dell’utile: 1,08 miliardi per il 2019 e 1,1 miliardi per il 2020.  
Di risalto la decisione mettere a disposizione da qui al 2023 ben 1,4 miliardi di euro al progetto SnamTec (Tomorrow’s Energy Company) per il futuro dell'energia, tra innovazione e nuovi business green.

In particolare, Snam destinerà 400 milioni a nuove opportunità legate alla transizione energetica, tra cui gli investimenti sostenibili in territori italiani come, per esempio, a Taranto dove la società guidata da Marco Alverà è disponibile a stanziare fino a 40 milioni di euro.

L’incremento più significativo degli investimenti green riguarda il settore del biometano (prodotto dalla lavorazione di rifiuti organici, scarti agricoli e agro-industriali), che avrà un ruolo strategico nel percorso di decarbonizzazione, con investimenti previsti per 250 milioni di euro per la realizzazione di impianti per una capacità installata superiore ai 40 megawatt. 

La scommessa di Snam sull’idrogeno. 
Marco Alverà CEO di Snam, presentando il piano, ha anche ribadito di credere molto nelle potenzialità dell’idrogeno, un mercato definito ancora di nicchia che però già vale “Cento miliardi di dollari nel mondo. È sempre stata considerata la soluzione a tutti i problemi energetici, ma una soluzione fino a oggi molto cara. Noi crediamo che rappresenti una grande scommessa per il futuro”, grazie alle stime che prevedono per il prossimo decennio un crollo dei costi per la produzione e la manutenzione degli elettrolizzatori. Siamo convinti che l’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili darà un contributo determinante al raggiungimento degli obiettivi climatici. L’Europa e l’Italia potranno essere leader nello sviluppo della tecnologia”.

A testimonianza di ciò, nel 2019 Snam è stata la prima azienda in Europa a sperimentare l’immissione di un blend di idrogeno al 5% e gas naturale nella propria rete di trasmissione, in Campania, e ha recentemente raddoppiato la percentuale di idrogeno al 10%.

Snam punta sul futuro della mobilità con gas naturale e biometano.
I cambiamenti della mobilità inevitabilmente influenzano non solo il mercato dei carburanti, ma l’intero settore dell’automotive e dei trasporti, valorizzando l’economia nazionale, e influenzando la nostra vita quotidiana attraverso l’aria che respiriamo. 

Nella mobilità, Snam promuove lo sviluppo del gas naturale – sotto forma di CNG (gas naturale compresso), LNG (gas naturale liquefatto) e biometano (gas rinnovabile) – come fonte di alimentazione pulita, efficiente ed economica per i veicoli leggeri e pesanti.

Nell’arco del piano, l’azienda guidata dal CEO Marco Alverà investirà 50 milioni di euro nella realizzazione di circa 150 stazioni di rifornimento di gas naturale e biometano (gas rinnovabile da rifiuti organici e scarti agricoli e agro-industriali) per automobili, camion e autobus. 

In Europa, l’Italia è già oggi leader nell’utilizzo di metano per autotrazione, con più di 1.350 distributori attivi e oltre un milione di veicoli su strada. 

L’obiettivo di Snam4Mobility, la controllata al 100% di Snam dedicata al settore dei trasporti, è potenziare ulteriormente la rete di distribuzione a livello nazionale. 
A oggi Snam4Mobility conta 8 stazioni già consegnate e 69 contrattualizzate. 
I distributori vengono realizzati in collaborazione con Cubogas, controllata di Snam4Mobility e tra le principali imprese italiane attive nella realizzazione di soluzioni tecnologiche per distributori di metano. 

Snam4Mobility supporta lo sviluppo del settore anche attraverso intese con i maggiori player. 
Queste sinergie includono FCA, IVECO e SEAT tra le case automobilistiche e IP, Eni e Tamoil per la realizzazione di stazioni di rifornimento. 
Al fine di una diffusione più omogenea dei punti di rifornimento nella Penisola, Snam4Mobility lavora anche insieme a operatori fortemente radicati sul territorio come Enerpetroli (con cui verranno realizzati 8 impianti tra Lazio e Umbria) e 4.0 (con cui verrà inaugurato, in Calabria, il distributore di LNG più a Sud d’Italia). 
Nel 2019, in provincia di Siena, l’azienda ha inaugurato i primi rifornimenti di auto e camion in Italia con solo biometano da FORSU (frazione organica dei rifiuti), presso una stazione di servizio realizzata in collaborazione con IP. 

Snam4Mobility collabora infine con le amministrazioni locali per favorire la conversione del trasporto pubblico a gas naturale, al fine di migliorare la qualità dell’aria nei centri urbani.
Rispetto ai carburanti tradizionali, il gas naturale abbatte le emissioni: se confrontato ad esempio con la benzina abbatte sostanzialmente particolato (-97% PM10) e ossidi di azoto (-75% Nox) e riduce sensibilmente l’anidride carbonica (-33% CO2), assicurando anche significativi risparmi economici (fino al 60% su un pieno) ai consumatori.
Per i trasporti pesanti, il gas naturale sotto forma di LNG è la miglior soluzione attualmente disponibile, riducendo in modo significativo le emissioni inquinanti e quelle climalteranti e consentendo lunghe percorrenze a costi sostenibili. 

Il piano Snam per la mobilità prevede ulteriori 50 milioni di investimenti per la realizzazione di due piccoli impianti di liquefazione (Small-Scale LNG), uno nel Nord e uno nel Sud Italia, e per l’adeguamento del terminale di rigassificazione di Panigaglia (La Spezia) al fine di consentire il caricamento di autobotti e favorire l’utilizzo di gas liquefatto per il trasporto pesante, l’industria e il residenziale, per una capacità complessiva totale di 250mila tonnellate per anno. 
È prevista, inoltre, la possibilità di adeguare l’impianto di Panigaglia per consentire il caricamento di unità navali per sviluppare l'utilizzo di LNG nel trasporto marittimo.

Gas naturale e biometano per la mobilità sostenibile, guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?v=TXiZZPst8Bw

 

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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