01/01/2013 - 01:00

Lipu: appello alle regioni per linee guida sulle rinnovabili

LIPU-BirdLife Italia ha chiesto ai presidenti di regione, agli assessori competenti e alle commissioni consiliari regionali interessate, di adottare con urgenza entro il prossimo 1° gennaio 2011 le Linee guida regionali per l'insediamento di impianti da fonti energetiche rinnovabili.
 
Come previsto dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico riguardante le Linee guida nazionali, approvato lo scorso 10 settembre, sono proprio le regioni che devono intervenire per mettere ordine a uno sviluppo incontrollato del settore ed evitare danni all'ambiente, al paesaggio e alla biodiversità.
 
A questo proposito la LIPU ha chiesto di definire anche quali le aree non sono idonee a ospitare tali impianti: da quelle Unesco alle aree protette (legge 394/91) e le zone umide Ramsar, dai siti di rete Natura 2000 (Sic e Zps) alle aree Iba (Important Bird Areas, le Aree importanti per gli uccelli), dagli habitat naturali o semi naturali (come pascoli, macchie, boschi) alle Oasi di protezione e quelle di "ripopolamento e cattura" (legge 157/92). 
Rientrano in questo elenco anche le aree archeologiche, monumenti, centri storici, e aree sottoposte a vincolo idrogeologico. 
 
Infine, tra le osservazioni fatte dalla LIPU, particolare attenzione è stata posta su quelle aree che ospitano siti riproduttivi di specie di uccelli ormai rari e di grande interesse conservazionistico (capovaccaio, grifone e gipeto, cicogna nera e cicogna bianca, colonie riproduttive di aquila reale, aquila del bonelli, gallina prataiola e lanario o colonie riproduttive di grillaio), prescrizioni sugli impianti fotovoltaici, idroelettrici (da vietare lo sbarramento degli ultimi corsi d'acqua con presenza della lontra) e la necessità di codificare con le Linee guida regionali anche la Valutazione di incidenza in alcuni casi specifici.
 
"Lo sviluppo incontrollato e non pianificato di impianti eolici ma anche fotovoltaici e idrici - ha scritto Giuliano Tallone, Presidente LIPU-BirdLife Italia - ha gravi ripercussioni sul paesaggio, sulla biodiversità, sui beni storici e archeologici e sull'identità rurale come purtroppo si è verificato in estesi comprensori del Mezzogiorno. Tutto ciò - prosegue Tallone - pone dunque alle Regioni il dovere di cogliere l'opportunità offerta dal decreto e intervenire con urgenza per non compromettere ulteriormente il territorio, pur programmando uno sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Nello stesso tempo - conclude Tallone - le regioni possono promuovere una politica nel settore finalmente più adeguata e magari indirizzata verso lo sfruttamento delle superfici antropizzate e industriali".
Lisa Zillio
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