01/01/2013 - 01:00

Linee guida per ospedali ecosostenibili

Nell'ambito della V Conferenza europea dell'ospedale, organizzata dal C.N.E.T.O. (Centro Nazionale per l'Edilizia e la Tecnica Ospedaliera) e dall'università Cattolica di Roma, sono state definite le linee guida per nosocomi ecosostenibili.
L'impronta ecologica e' un indicatore per misurare l'impatto umano sull'ambiente e corrisponde alla superficie biologicamente produttiva del nostro pianeta necessaria per rigenerare le risorse consumate e assorbirne i rifiuti generati. L'impronta ecologica media di un cittadino italiano e' di 4,76 ettari, ovvero la stessa superficie ricoperta da sei campi da calcio. L'impronta ecologica di un ospedale, invece, corrisponde a circa 140-185 metri quadri per posto letto. Quindi, una struttura come il Policlinico Gemelli di Roma, dotato di 1900 posti letto compresi Day Hospital, posti in Riabilitazione e nel Complesso integrato Columbus, ha un'impronta ecologica di circa 26,6 ettari. Le principali fonti d'inquinamento in un nosocomio sono: i consumi energetici, (il funzionamento e' richiesto 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno), i rifiuti ospedalieri e il traffico veicolare legato agli spostamenti di pazienti e staff. L'architetto americano Roger Hay, preside della Ratcliff di Emeryville (California) ha pero' sottolineato nel suo intervento alla conferenza la concreta possibilità di progettare luoghi di cura in modo ecosostenibile affermando che "il futuro è dell'ospedale verde". "Ma solo un ripensamento globale del luogo di cura, dal momento della sua progettazione alla sua gestione" ha detto Hay "potrà cambiare le cose: l'ospedale ecosostenibile e' fatto con materiali rispettosi dell'ambiente, funziona a risparmio energetico sfruttando al massimo la luce naturale e adottando soluzioni nanotecnologiche per produrre involucri, filtri di impianti di aerazione, pavimenti, elementi di arredo nanotecnologici, il tutto con capacità anti-inquinanti (mangiatori di smog), antibatteriche e autopulenti". "Anche la gestione ottimizzata dello staff ospedaliero" ha continuato Hay "contribuirà a ridurre il peso dei luoghi di cura sull'ambiente". "In Italia, ha affermato il presidente Cneto Giuseppe Manara, "abbiamo come esempio di ecosostenibilità l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, e poi il nuovo ospedale Alba-Bra in fase di costruzione a Verduno". Inoltre, alcuni ospedali, come ad esempio il Policlinico Gemelli di Roma, hanno adottato impianti di cogenerazione per risparmi energetici. Un ospedale green implica sicuramente un investimento iniziale maggiore (ne e' un esempio il costosissimo Dell Children's Hospital di Austin, nel cuore del Texas, interamente costruito seguendo criteri di ecosostenibilità e diventato il primo ospedale al mondo a ricevere una certificazione Leed Platinum dall'US Green Building Council), ma in questo modo, ha concluso Hay, "aiutare le persone a guarire non comporterà più far ammalare sempre di più il nostro pianeta".
Lisa Zillio
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