05/11/2019 - 18:34

Lignano Sabbiadoro: grazie al progetto plastic free evitati 1500kg di plastica monouso

Grazie all’avvio del progetto “plastic free” Lignano Sabbiadoro ha risparmiato circa 135 kg di CO2 e un volume di ingombro pari a quello di circa 130 cassonetti. Oltre 1000 le persone che hanno partecipato presso gli stabilimenti balneari ad attività di formazione finalizzate alla tutela ambientale e legate al progetto.

plastic free

È stato un debutto che, per Lignano Sabbiadoro, fin dalla fase di avvio del progetto “Plastic free”, punta deciso verso la direzione di un futuro in maggior sintonia con il benessere dell’ambiente, bene prezioso e in costante pericolo. La destinazione costiera friulana Bandiera Blu, caratterizzata da acque con un eccellente standard di balneabilità e da un prezioso polmone verde di oltre 1.200.000 pini marittimi, ha lanciato il progetto “Plastic Free” la scorsa estate e il bilancio è più che positivo.
Nonostante l’impegno economico richiesto, le realtà che hanno aderito volontariamente sono molto soddisfatte e osservando in dettaglio i numeri si rileva che la scelta di utilizzare negli stabilimenti balneari materiali biodegradabili ha evitato a oggi l’uso di quasi 1500 chilogrammi di plastica monouso, contrastando di conseguenza l’accumulo e il pericolo di inquinamento marino, nonché atmosferico.

La preferenza accordata alla plastica biodegradabile è legata indirettamente anche, infatti,ai problemi derivanti dall’ingombro e le stime fatte sui numeri di Lignano segnano circa un risparmio di 325 metri cubi di spazio, pari a circa 130 cassonetti, senza dimenticare la riduzione di circa 135 kg di CO2.
1000 sono, inoltre, le persone – adulti e bambini – che hanno preso parte alle attività di sensibilizzazione nei confronti del tema ambientale, organizzate in forma di laboratori e di spettacoli ludico/didattici, promossi e creati dagli stabilimenti balneari.
La positività dei dati legati alla fase embrionale del progetto, avviato da Lignano in anticipo sui tempi dettati dalla direttiva UE, rappresenta un forte stimolo a procedere con tempi ancora più rapidi: archiviata l’estate 2019 sono già al vaglio di istituzioni e realtà private le misure da seguire per il 2020 e gli anni successivi.L’iniziativa “Plastic free” si inserisce in un piano di azioni di ampio respiro tratteggiato dalla meta friulana per preservare al massimo il proprio patrimonio ambientale, frutto di un ecosistema unico, regolato dal dialogo costante tra pineta, mare, laguna di Marano (posta alle spalle della lingua di sabbia su cui si sviluppa Lignano) e foci dei fiumi Tagliamento e Stella.


“I numeri dell’estate 2019 rappresentano un inizio che ci dà molta soddisfazione e stiamo già lavorando per farli crescere e per essere pronti con anticipo alla scadenza del 2021 prevista dalla normativa UE. In tutte le fasi progettuali delle differenti aree del comunedi Lignano, fin dagli albori, l’importanza della salute ambientale come risorsa di primaria importanza per gli ospiti e per i propri abitanti è stata al primo posto. Si è tradotta nella difesa della pineta e della salute delle acque dolci, salate e salmastre che ci circondano e oggi si declina anche nella lotta a fattori inquinanti come la plastica monouso e nella promozione dell’utilizzo trasversale di energie rinnovabili. Un plauso, quindi, al Consorzio Spiaggia Viva, capofila dell’iniziativa “Plastic Free”.Siamo consapevoli che il turismo non può più prescindere da un impegno sempre più forte nei confronti dell’ambiente e con slancio e passione andremo avanti nel fare sempre più sistema, come già siamo abituati, per chi vive a Lignano, per i suoi ospiti e per una visione d’insieme di un mondo sempre più connesso”, commenta Massimo Brini, Assessore al Turismo del Comune di Lignano.

Parte delle azioni previste è anche la promozione per forme di viabilità non collegate direttamente all’uso di derivati dal petrolio o dal gas. In quest’ottica, nell’area del comune di Lignano, sono state installate 10 colonnine per la ricarica delle batterie di mezzi alimentati a energia elettrica. Il numero dei punti di ricarica è destinato a crescere rapidamente e a diversificarsi, anche in funzione dell’incentivo all’utilizzo dell’e-bike per gli spostamenti, valorizzando la lunga rete di percorsi ciclabili presenti nella destinazione e nei dintorni. Sempre per disincentivare la circolazione di auto e valorizzare la bicicletta quale mezzo ideale per vivere la città, Lignano vanta il primato di prima località turistica in Italia che ha attivato il servizio di bike sharing Mobike.
Anche le cifre legate alle colonnine fanno registrare dati interessanti: un controllo a campione su 5 punti di ricarica rivela, infatti, che fino a fine settembre è verosimile una stima di circa 11.000 chilometri percorsi evitando la dispersione di sostanze inquinanti legate alla combustione di carburanti, distanza corrispondente a quella che separa la terra dalla luna.
Impronta fortemente green per ciò che riguarda l’energia rinnovabile è anche l’impiego di un’alimentazione a pannelli solari da parte di un numero sempre maggiore di stabilimenti balneari, scelta che permette di trarre prezioso benefico dai fattori climatici favorevoli di cui gode la destinazione.

Elettricità come fonte di energia anche per le barche: nei marina dislocati lungo la fascia costiera lignanese sono presenti colonnine di ricarica riservate ai natanti e barche a propulsione elettrica, a disposizione degli ospiti per muoversi lungo la ramificata rete di vie d’acqua presenti sul territorio, sono presenti nei nuovissimieco-resort galleggianti di Lignano. E sempre parlando di marina, merita un plauso la scelta di adottare mezzi elettrici per gli spostamenti interni, detersivi biologici per la pulizia delle aree resort e pannelli solari come fonte di energia sul tetto degli stabilimenti balneari.

Marilisa Romagno
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