01/01/2013 - 01:00

Le nuove tecnologie per lo sfruttamento delle rinnovabili

Secondo il "Sole 24 ore", il sistema di incentivazione per l'energia solare dovrà essere rivisto l'anno prossimo, e le tre associazioni più influenti nel settore (Gifi, Aper, Assosolare) hanno presentato ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico le loro proposte per le nuove tariffe incentivanti.
Secondo il presidente di Assosolare, Gianni Chianetta, nel prossimo decennio il solare giungerà alla «grid parity, ossia un costo dell'energia fv paragonabile al costo dell'energia da fonti tradizionali», oggi il fotovoltaico è frenato dagli alti costi e dalla scarsità di silicio, data dalle molte applicazioni che questo elemento ha in svariati processi produttivi e dal fatto che in varie parti del mondo esso è sottoposto ad un regime di monopolio.
A che punto è la ricerca sulle nuove tecnologie per lo sfruttamento delle Fer?
Per l'energia eolica, che è la fonte di per sé più promettente, soprattutto il mini- e il micro-eolico possono essere importanti, perchè a dispetto della ridotta taglia installata permettono produttività molto maggiori rispetto dell'eolico "tradizionale". Per il solare invece occorre distinguere: riguardo ai grandi numeri, le prospettive più interessanti sono offerte dal solare thin film (film sottile) e da quello a concentrazione, che in pratica fa giungere ai pannelli una "quantità di sole" 100-1000 volte superiore. Per valori più bassi, o magari come integrazione alle altre tecnologie, sarà utile la tecnologia DSSC (dye-sensitized solar cells, dette anche celle di Grätzel): vanno però capite varie cose, ad esempio l'effettivo tempo di vita dei pannelli di nuova concezione, e inoltre va ricordato che la tecnologia in questione non è compresa in nessun conto energia.
Per quel che riguarda l'efficienza dei pannelli solari, oggi, i moduli disponibili in commercio arrivano al 15-17% e si prevede che in tre, quattro anni si potrebbe arrivare ad un 32-33%. Secondo Vincenzo Antonucci, responsabile del progetto "Energia distribuita" intrapreso dal Dipartimento energia e trasporti (Det) del Cnr, sarebbe meglio spendere tempo e risorse più nella ricerca sui nuovi semi-conduttori a basso costo, piuttosto che puntare su un aumento dell'efficienza dei pannelli tradizionali. Questo anche perchè il silicio è sottoposto a regimi di monopolio, e processi di riciclo del silicio sono stati messi in atto solamente in Cina, dove viene recuperato quello usato in elettronica.
Per quel che riguarda invece il "Piano energetico nazionale" sarebbe opportuno che l'authority dell'energia e il ministero dello Sviluppo economico armonizzassero i piani energetici regionali, perchè in essi già sono presenti i contenuti che si richiedono ad un piano energetico, e peraltro alcuni piani regionali sono già perfettamente coerenti con gli obiettivi europei.
Tommaso Tautonico
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