01/01/2013 - 01:00

La rivoluzione verde investe il campo delle tv di ultima generazione

Dal Giappone una nuova sensibilità sui televisori che saranno sempre più ecologici e rispettosi dell'ambiente.
Spesso il presente è persino più impressionante del futuro, e tecnologie che ancora si crede siano impensabili in realtà sono già arrivate tra di noi. A volte queste novità sono persino troppo avveneristiche per il periodo in cui vengono proposte.
Per il mondo della televisione, questi sono anni di innovazioni radicali che stanno proponendo un modo del tutto nuovo di guardare film e trasmissioni televisive.
Dalla sua invenzione, più o meno risalente agli anni 30, la televisione ha vissuto piu o meno 70 anni senza subire variazioni di sorta (a parte quella del colore), rimanendo legata al tubo catodico che rendeva poco gestibile il posizionamento e lo spostamento di questo elettrodomestico. Eppure, vuoi per i modesti progessi della ricerca, vuoi per la bontà della tecnologia iniziale, i televisori sono rimasti gli stessi scatoloni ingombranti fino al terzo millennio.
Poi nell'arco di 10 anni è iniziata una corsa tecnologica fra tutte le case produttrici, principalmente asiatiche, che hanno lanciato moltissimi nuovi modelli.
La tecnologia a cristalli liquidi detta LCD, fino ad allora conosciuta soltanto per i modesti display di orologi e calcolatrici, ha permesso l'assottigliamento delle superfici e l'abbandono del tubo catodico.
Stesso discorso per il plasma, che utilizza un particolare gas, ma si è dimostrata fin dall'esordio estremamente fragile e troppo costosa rispetto alla concorrente.
Poi è arrivato il turno dell'alta definizione, che ci ha fatto scoprire quanto male si vedevano i vecchi programmi e i vecchi VHS.
Oggi le risoluzioni sono aumentate a tal punto da cogliere le imperfezioni su un viso di un'attore.
Ma non è finita qui, perchè le TV nel prossimo futuro assomiglieranno sempre di più a computer, conterranno probabilmente dei processori che ne incrementerranno la qualità e le prestazione.
E l'ultimissima frontiera è quella del 3D, già sbarcato con successo al cinema, che dovrebbe consentire di vedere da casa immagini tridimensionali sul proprio schermo in salotto.
Tutto questo però cosa comporta?
I televisori sono diventati macchine assetate di elettricità, che hanno visto crescere esponenzialmente i consumi.
A che livelli? In California il Governatore Schwarzenegger ha tassato i televisori di ultima generazione perchè la crescita delle vendite negli ultimi anni ha messo in scacco la rete elettrica dello Stato.
Ma non vi preoccupate perchè dal Giappone arrivano buone notizie.
Si stima che circa il 60% del mercato oggi sia assorbito dagli USA piu l'Europa e il Giappone.
Ma i rapporti di forza stanno cambiando, e con un miliardo di potenziali clienti cinesi o asiatici le case produttrici stanno già studiando modelli più efficienti, dai materiali eco-compatibili e in via principale parsimoniosi nei consumi.
Scelte che probabilmente porteranno la televisione a diventare un ritrovato tecnologico con un ciclo sempre più breve, che verrebbe sostituito con la frequenza di un telefono cellulare.
Una prospettiva realizzabile solo tramite il contenimento dei costi.
Con buona pace dei produttori. (nonsolosolare.it)
Riccardo Bandello
Editore