17/11/2016 - 21:18

La vittoria dell’approccio "global service" nelle Arpa

Risparmio del 15% e tempi di attesa dimezzati: le best practice di Hospital Consulting e Perkin Elmer. Un’evoluzione del ruolo delle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) è davvero possibile? E quali conseguenze ci saranno per esse viste le recenti novità normative? Ma soprattutto: quali strategie è necessario mettere a punto per migliorare la qualità dei servizi erogati?
Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale
Con queste domande si è aperta la tavola rotonda promossa da UTOPIA - società di Relazioni Istituzionali, Comunicazione, Affari Legali & Lobbying - dal titolo “L'approccio integrato alla gestione delle tecnologie ambientali: best practice e nuove prospettive nelle ARPA".

Sponsor dell’incontro - tenutosi oggi, 17 novembre 2016, presso la Sala della Giunta della Camera di Commercio di Roma e a cui hanno partecipato tra gli altri Carlo Maria Medaglia, Capo Segreteria Tecnica del Ministro dell'Ambiente del Territorio e della Tutela del Mare e Michele Fina, Consigliere d’Amministrazione dell’Ispra - Hospital Consulting e Perkin Elmer, la prima attiva nella consulenza, nella gestione e nella manutenzione di apparecchiature elettromedicali e ambientali e la seconda leader nel settore della strumentazione scientifica, impegnata nella realizzazione di soluzioni tecnologicamente avanzate per la salute e la sicurezza delle persone e dell'ambiente.

Obiettivo primario del dibattito: illustrare i risultati raggiunti attraverso un approccio global service, già presente in molte ARPA, e proporre una soluzione nazionale in grado di migliorare l’erogazione dei servizi, non solo a livello qualitativo ma anche a livello economico.

Dal 2008 ad oggi, infatti, Hospital Consulting e Perkin Elmer hanno gestito 8 ARPA (in Liguria, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Puglia), curando la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature, i collaudi e i censimenti. Un metodo integrato alla gestione delle tecnologie che ha generato un minor impatto ambientale con conseguente riduzione dei costi.

“Grazie ai tempestivi interventi dei fornitori si è verificata una decisa  contrazione dei tempi di fermo delle apparecchiature impiegate dalle ARPA per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, il rilevamento acustico o per la gestione dei rifiuti, migliorando la qualità dei servizi forniti. L’approccio Global Service, reso possibile grazie a una sinergia tra noi e Perkin Elmer, ha assicurato la longevità dei macchinari, un loro migliore utilizzo e generato un notevole risparmio per queste Agenzie. Parliamo di almeno il 15% in meno rispetto ai costi storici legati ai singoli contratti, ma soprattutto un controllo puntuale dello stato dei macchinari e la loro razionalizzazione in termini di numerosità” - ha spiegato Marisa Giampaoli, Presidente Hospital Consulting.

“Inoltre - ha aggiunto Attilio Focarete, Consigliere e Direttore Tecnico per Perkin Emer Italia - sono stati rispettati tutti gli standard di qualità e di sicurezza richiesti dalla legge. Tale approccio, unito a un efficiente servizio di call center creato ad hoc nonché a un sofisticato sistema di smistamento dell’operatività su territorio, ha ridotto poi i tempi di attesa tra la domanda di intervento e la sua esecuzione. Su 8 ARPA gestite dal 2013 ad oggi, assieme a Hospital Consulting, siamo intervenuti su oltre 3 mila guasti, passando così da 12.315 giorni complessivi richiesti per il ripristino delle apparecchiature a soli 4.886 giorni. Pertanto il tempo medio di inattività delle stesse ARPA è passato da 14,1 a 7,5 giorni per il ripristino medio del guasto, compresa la ricerca di pezzi di ricambio per macchinari vetusti.”

“Quanto emerge dal dibattito di oggi è chiaramente la grande volontà da parte delle diverse realtà e istituzioni che operano in questo settore, di mettere in campo azioni e soluzioni funzionali all'attuazione di un metodo integrato nella gestione delle innovazioni tecnologiche in materia ambientale e le best practice oggi citate ne sono un esempio virtuoso. Le tecnologie ambientali rappresentano una sfida scientifica e sociale importante, poiché consentono di costruire nuovi equilibri ecologici, innovare gli attuali modelli di produzione e abbatterne le emissioni dannose, promuovendo l’ecoefficienza” –
ha dichiarato Carlo Maria Medaglia, Capo Segreteria Tecnica del Ministro dell'Ambiente del Territorio e della Tutela del Mare.

"La sfida che abbiamo di fronte non è semplice, né scontata: dare finalmente vita a una logica di sistema nazionale nella miriade di attività di protezione dell'ambiente. Ma adeguarsi al meglio alle positive novità normative è vitale per tutti se vogliamo davvero ottenere standard qualitativi e quantitativi omogenei su tutto il territorio nazionale. In questo senso l'Ispra ha molti compiti: tra questi cito la determinate istituzione del Centro Nazionale Laboratori, hub del sistema laboratoristico del SNPA" – ha commentato Michele Fina, Consigliere d’Amministrazione dell’Ispra.

Durante l’incontro si è anche discusso dell’impatto del nuovo codice degli appalti sull’attività delle imprese fornitrici delle ARPA, al fine di evidenziarne le criticità e individuare possibili alternative, tenendo conto che la filosofia del nuovo codice dovrebbe essere incentrata sul favorire la semplificazione, il dialogo competitivo e l’introduzione dell’innovazione come fattore vincente per la PA e i fornitori in una logica “win-win”.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile