04/08/2014 - 20:00

La Regione Emilia Romagna approva la Rete delle ciclovie regionali

L'obiettivo è realizzare circa 3.800 km di percorsi per le biciclette, recuperando tratti già esistenti e soprattutto realizzandone di nuovi, tra piste ciclabili vere e proprie o tragitti riconoscibili e sicuri su vie poco trafficate.
La regione Emilia Romagna si muove nella giusta direzione per promuovere il ciclo-turismo e la mobilità ciclistica. Tutto ciò avviene anche grazie al lavoro svolto dalla FIAB, che propone di segnalare al più presto, con cartellonistica dedicata, un migliaio di km già pedalabili oggi in Regione, per dare da subito nuovo slancio al cicloturismo e all'imprenditoria connessa al settore. E' di giovedì 31 luglio 2014 la notizia della delibera della Giunta Regionale che approva lo schema di Rete delle ciclovie regionali finalizzata alla promozione del cicloturismo. La vera novità sta nell'assunzione del tema, finalmente a livello davvero regionale, ovvero non come qualcosa di più della semplice somma aritmetica di quanto (e tanto) di pregevole è già stato fatto da Province e Comuni emiliano romagnoli. Tutto ciò avviene anche grazie al lavoro svolto dal coordinamento regionale FIAB e dalle varie associazioni FIAB della Regione che nel corso di numerosi incontri hanno sempre ribadito l'importanza strategica dell'Emilia-Romagna per lo sviluppo del cicloturismo nel nosto Paese.

L'Emilia-Romagna può infatti diventare la piattaforma di connessione del cicloturismo tra il nord e il sud dell'Italia e imprimere nuovo slancio alla rete Bicitalia. Proprio in questo senso vanno letti i riferimenti, contenuti nel documento regionale, alle reti sovraregionali ovvero nazionali e anche europee con l'inserimento a pieno titolo dei segmenti di rete Bicitalia ed EuroVelo che attraversano il territorio della Regione. Importante il riconoscimento offerto a FIAB in quanto interlocutore competente e privilegiato sul tema della ciclabilità urbana e extra-urbana. Lo schema di rete, infatti, è il frutto di un lavoro eseguito a stretto contatto con le risorse e i tecnici dell'Assessorato Trasporti che hanno colto e sviluppato numerosi stimoli e proposte di Fiab.

FIAB regionale si aspetta ora di vedere le fasi più "di piano" ovvero tempi di realizzazione, priorità e risorse da dedicare allo sviluppo dello schema di rete a partire dall'annoso problema della segnaletica. In attesa di completare il piano è necessario valorizzare al più presto il "pedalabile oggi" a beneficio soprattutto di un'utenza ciclistica "normale" ovvero non tanto il biker estremo o l'amatore ossessionato dai tempi e dai primati, ma chiunque possieda una bici e abbia voglia di usarla per visitare un territorio di grande interesse sia sotto il profilo artistico che quello agroalimentare.
Tommaso Tautonico
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