L'eco-villaggio di Pescomaggiore

È questo il biglietto da visita del progetto Eva, acronimo di Eco villaggio autocostruito, sulla home page del sito eva.pescomaggiore.org. Detto, fatto. Il borgo green a basso impatto ambientale, tutto realizzato con strutture in legno e balle di paglia grazie alla consulenza di architetti volontari, e autofinanziato, è stato inaugurato da poche settimane a una decina di chilometri dall'Aquila.
"Si tratta di bilocali e trilocali low cost sorti su terreni concessi in comodato da alcuni compaesani", sottolinea il presidente dell'associazione Misa - che si occupa di bioarchitettura e architettura rurale - Antonio Cacio. "Qui abbiamo scelto da subito di non attendere che le nostre sorti residenziali fossero decise da costruttori e politici senza scrupoli - aggiunge - e abbiamo lanciato un progetto rivoluzionario".
Rivoluzionario per la formula che risponde a un concetto di "filiera corta" in campo edilizio, in quanto la materia prima sono balle di paglia fornite in loco dai campi di cereali, insieme alla farina che servirà a fare il pane nel forno comune del paese. Il villaggio prevede la fornitura di energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici e il riscaldamento da una stufa a legna, sufficiente a scaldare le case, che sono perfettamente coibentate. Il progetto prevede anche la realizzazione di un impianto di fitodepurazione e di compostiere. Ma, dicevamo, il tutto è rivoluzionario anche per i costi: il bello, infatti, è che le case, ecologiche e accoglienti, costano 500 euro al metro quadro. Molto meno, per esempio, di quelle costruite dal Governo con il progetto "Case": il rapporto è circa di uno a quattro. Per avere più informazioni o per sostenere Eva, l'eco-villaggio abruzzese: eva.pescomaggiore.org.