01/01/2013 - 01:00

L'estate "accende" gli agriturismi: gli italiani scelgono la vacanza in campagna

Secondo Turismo Verde-Cia, il giro d'affari per il comparto sfiorerà i 650 milioni di euro tra luglio e settembre. Complici del successo i prezzi rimasti invariati sul 2010 e novità come l'area "wellness". Svelato il ritratto dell'agriturista-tipo.
Nell'estate che segna il riscatto dell'agriturismo dopo un 2010 da dimenticare, la settimana di Ferragosto rappresenta il picco della ripresa. Tra chi sceglierà la campagna per trascorrere l'intero week-end di festa e chi invece si recherà in "fattoria" solo per il pranzo dell'Assunta, le presenze negli agriturismi italiani supereranno quota 500 mila unità nei giorni compresi tra il 10 e il 16 agosto. Con un giro d'affari per le strutture ricettive "verdi" di oltre 110 milioni di euro. Lo afferma Turismo Verde, l'associazione nazionale agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Ma non è solo la settimana di Ferragosto a premiare l'agriturismo: dopo il tonfo dell'8 per cento registrato dal settore lo scorso anno, l'estate 2011 sta invertendo la rotta, trasformando il segno meno in segno più: tra luglio e settembre, infatti, Turismo Verde-Cia ha stimato un incremento medio delle presenze tra il 2 e il 2,5 per cento.
Complici i prezzi rimasti invariati rispetto al 2010, la possibilità dei "last minute" e di "pacchetti" sempre più personalizzati (offerte coppia, offerte famiglia, percorsi benessere), le previsioni da qui a settembre -spiega Turismo Verde- parlano di oltre 2 milioni di pernottamenti totali, di una durata media del soggiorno in campagna di 4/5 giorni (ma si supera la settimana per le strutture con piscina o con campeggio) e di un fatturato complessivo pari a quasi 650 milioni di euro.

D'altra parte, a chi sceglie ferie sostenibili e responsabili gli agriturismi offrono sempre più servizi: non solo natura ed escursionismo, birdwatching e aree benessere attrezzate, passeggiate guidate a cavallo o in bicicletta, ma la possibilità di ritemprarsi dallo stress della città imparando a fare "qualcosa" di particolare: corsi per riconoscere e utilizzare le erbe aromatiche e spontanee, corsi per preparare impacchi cosmetici naturali per la cura del corpo, corsi di cucina. E poi attività di svago pensate per i bambini, con la possibilità di partecipare alla vita agricola dell'azienda. Senza dimenticare il fondamentale aspetto enogastronomico, con una ristorazione attenta alla stagionalità dei prodotti e menù biologici legati al territorio e alle tradizioni locali.
Secondo le stime di Turismo Verde-Cia, per le prossime settimane la Puglia, la Sicilia, la Liguria e la Bassa Toscana con il mare, le città d'arte e le specialità culinarie saranno le regioni più gettonate. Ma andranno molto bene anche il Veneto, il Piemonte, l'Emilia Romagna, il Trentino e la Campania.

L'identikit dell'agriturista
Ha un'età media compresa fra i 30 e i 50 anni, nella metà dei casi svolge un lavoro d'ufficio, si sposta sempre con la famiglia (composta di 3-4 persone) o in coppia, ha un reddito medio-alto e un buon livello culturale. Ama la natura e ha a cuore le tematiche ambientali e sociali, ma è anche un buongustaio sempre alla ricerca di piatti tipici locali e con una propensione forte verso il biologico. Questo l'identikit dell'agriturista italiano che emerge da un'indagine condotta da Turismo Verde-Cia. L'ospite dell'agriturismo parte preferibilmente ad agosto (54 per cento), ma salgono anche giugno (18 per cento) e settembre (20 per cento). Fa week-end lunghi in campagna e coglie l'occasione delle feste di Pasqua o di Natale (40,4 per cento) per visitare qualche nuova struttura. Trova l'agriturismo con il passaparola (32,5 per cento) o su internet (37 per cento).

La scelta di fare le vacanze in agriturismo è dettata principalmente dal desiderio di stare a contatto con la natura (48 per cento), di riposarsi in assoluto relax e tranquillità (23 per cento), di gustare la cucina tradizionale e le specialità enogastronomiche locali (19 per cento), di avere vicino luoghi che hanno attrattive culturali o religiose (10 per cento). In più, dall'indagine si rivela che la scelta agrituristica ha un altro dei suoi punti di forza nell'accoglienza familiare dell'azienda, che è preferita al rapporto impersonale degli alberghi. Infine, tra i requisiti fondamentali per la scelta della struttura un dato curioso: il 65 per cento dei potenziali ospiti chiede se c'è copertura per i cellulari. Anche i servizi relativi all'area benessere hanno fatto rilevare un 38 per cento di pareri positivi contro circa un 25 per cento di opinioni contrarie. I primi sono stati espressi soprattutto dalle donne e dai soggetti più giovani.
 
Marilisa Romagno
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