11/12/2017 - 17:49

Inquinamento marino: premiate due start up italiane per un mare Plastic Free

Si è concluso con la premiazione delle startup selezionate il primo contest mai realizzato in Italia dedicato ai progetti d'innovazione per diminuire l'impatto dei rifiuti plastici nell'ecosistema marino.

inquinamento marino

Si è tenuta oggi a Roma la premiazione delle startup selezionate nell’ambito della IH Fellowship on Ocean Cleanup, il primo contest mai realizzato in Italia dedicato a progetti d’innovazione per diminuire l’impatto dei rifiuti o dell’inquinamento off-shore, costiero e subacqueo delle acque salate. L’iniziativa è stata organizzata da Impact Hub Milano, l’incubatore d’impresa focalizzato sull’innovazione sociale e ambientale, insieme al WWF con il patrocinio di Bulgari, leader mondiale nell’industria del lusso. WWF ha definito i principi per la Sustainable Blue Economy ossia un modello di business a livello globale dedicato alla creazione di un ecosistema sostenibile che si basa sull’imitazione dei sistemi naturali, di cui il mare è una delle componenti fondamentali. L’idea di favorire le startup impegnate sul tema del recupero dei rifiuti dal mare è stata accolta da Bulgari, che nell’ambito delle sue strategie di Sviluppo Sostenibile sta promuovendo il massimo ricorso a pratiche di riuso, riutilizzo e riciclo delle risorse e che ha finanziato l’iniziativa con un grant di 15.000 euro. Alla premiazione sono intervenuti Giuseppe Di Carlo, Direttore della WWF Mediterranean Marine Initiative, Marco Nannini, Amministratore Delegato di Impact Hub Milano ed Eleonora Rizzuto, Direttore Sviluppo Sostenibile di Bulgari.
 
Il vincitore della IH Fellowship, che si aggiudica i 10.000 Euro in palio e un percorso di incubazione in Impact Hub Milano, è Gr3n impresa che ha sviluppato una tecnologia che permette il riciclo chimico di alcune plastiche, permettendo una vita indefinita del materiale. Con la tecnologia di Gr3n, quindi, la plastica diventa un materiale a ciclo chiuso, esattamente come il vetro o l'alluminio, e può essere riciclato indefinitamente. Gr3n ha le potenzialità per essere una disruptive innovation nel settore, andando ad intercettare i 53 milioni di tonnellate che ogni anno finiscono in discariche o inceneritori per impossibilità di riciclo o di riutilizzo. E’ stato inoltre selezionato un runner-up a cui è stata data la possibilità di accedere a un percorso di incubazione in Impact Hub Milano oltre ad un rimborso spese di 5.000 Euro.

Si tratta di SEADS (Sea Defence Solution), giovane impresa che mira a prevenire il problema dell'inquinamento dei mari installando delle barriere nei fiumi che reindirizzano i rifiuti verso un bacino di raccolta dove vengono accumulati, prelevati e mandati verso il riciclo. Il progetto SEADS può avere risvolti notevoli nella prevenzione dell'inquinamento degli oceani. Si stima infatti che l'80% della plastica presente nei nostri mari provenga da fonti nell'entroterra. Gr3n e SEADS avranno accesso quindi a breve alla fase cosiddetta Prototype in Impact Hub Milano, che prevede il supporto dell’incubatore durante la costituzione, lo sviluppo e il lancio sul mercato del prodotto/servizio.

Marilisa Romagno
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