Inquinamento: l'Italia rischia maxi multa da UE per fogne non a norma

La situazione della rete fognaria e i relativi problemi di inquinamento annessi è un problema comune a tantissime località italiane. Tutte le regioni hanno subito procedure d'infrazioni (tranne il Molise perché scarica le sue acque reflue nelle regioni confinanti) ma nonostante i diversi richiami della UE, nulla è stato fatto per migliorare la situazione. Le indiscrezioni parlano di un rinvio davanti alla Corte di giustizia europea con conseguente multa record di 62 milioni di euro in arrivo per il 2017.

L'infrazione riguarda la direttiva del 1991 sulle acque reflue e in Italia sono quasi mille le località dove sono state riscontrate inadempienza sulle norme imposte dalla comunità europea in materia di trattamento dei reflui. La direttiva europea n.27 del 1991 impone agli stati membri di assicurarsi che città, centri urbani e altri insediamenti raccolgano e trattino in modo adeguato le proprie acque reflue urbane per evitare l'inquinamento delle acque dolci e il mare.

I reflui, contaminati da batteri e virus nocivi, se non correttamente trattati possono provocare gravi danni sia alla salute umana e sia all'ambiente; basti pensare a cosa accadrebbe se l'azoto e fosforo contenute nelle acque reflue non depurate finissero nei bacini di acqua dolce o peggio ancora nell'ambiente marino: avremmo una crescita eccessiva di alghe in grado di soffocare qualunque altra forma di vita.