15/11/2017 - 12:55

Inquinamento atmosferico: i muri di Roma tappezzati da opere di street art

Opere di street art tappezzano i muri di Roma per dire basta all'inquinamento atmosferico da diesel.

I volontari di Greenpeace e lo street artist Tvboy hanno affisso nella notte di ieri, in alcuni luoghi simbolici di Roma, una serie di opere per denunciare l’inquinamento atmosferico da diesel e i danni sanitari che da questo derivano.

inquinamento  atmosferico

Da Gregory Peck e Audrey Hepburn, che ritratti in una famosa scena di Vacanze Romane indossano una mascherina per proteggersi dall’inquinamento atmosferico, a Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, insieme nell’acqua della Fontana di Trevi, sempre raffigurati con mascherina antismog. Da Francesco Totti a Federico Fellini, passando per Pier Paolo Pasolini, Sofia Loren e Papa Francesco: personalità diverse ma intensamente legate a Roma. Per questo, per ciascuna di queste opere, sono state scelte precise strade o aree della città per l’affissione. Peck e la Hepburn vicino al Colosseo, Mastroianni ed Ekberg in un vicolo in prossimità di Fontana di Trevi; e ancora, Fellini alle porte di Cinecittà, Totti a Porta Metronia, Pasolini nelle strade del Pigneto dove girò “Accattone”, Sofia Loren nei vicoli di Trastevere dove interpretò “La ciociara”, Papa Francesco a Borgo Pio, in prossimità del Vaticano.
 
«Le opere della street art sono per definizione ‘outdoor’, realizzate sui muri delle città ed esposte agli agenti atmosferici come agli inquinanti di cui l’aria di molti centri urbani è satura”, afferma Salvatore, l’artista che opera dietro l’identità e il marchio di Tvboy. «Per questo ho pensato che fosse un progetto stimolante quello in cui ha voluto coinvolgermi Greenpeace. Siamo al punto in cui un diritto elementare, molto più radicale e insopprimibile di altri, come l’atto del respirare, è messo a rischio. In questa circostanza ho messo volentieri le mie capacità al servizio di questa protesta: un mondo in cui una boccata d’aria è una minaccia per la salute è un mondo disumano», conclude l’artista. Il biossido di azoto (NO2) è un gas cancerogeno specifico delle emissioni dei veicoli diesel, responsabile in Italia di oltre 17mila morti premature l’anno (record negativo in Europa). I suoi effetti patogeni sono principalmente a carico delle vie respiratorie, del sistema sanguigno, delle funzioni cardiache. È particolarmente nocivo sui bambini, causando infezioni alle vie respiratorie, asma, polmoniti, ritardo nello sviluppo del sistema nervoso e dei processi cognitivi.
 
L’associazione ambientalista sta chiedendo ai sindaci delle città maggiormente colpite dall’inquinamento di NO2 – Torino, Milano, Palermo e Roma – di fare quello che molte altre città, in Europa e nel mondo, stanno già facendo: prevedere un percorso progressivo di restrizione alla circolazione dei veicoli diesel, fissando una data oltre la quale non potranno più circolare nei centri urbani.
 «Dopo mesi di richieste, finalmente anche l’amministrazione di Roma si è detta disposta a incontrarci», dichiara Andrea Boraschi, responsabile della Campagna Energia e Clima dell’associazione. «La Capitale è risultata essere nel 2016 la città con i valori mediamente più alti di NO2. È responsabilità della sindaca Virginia Raggi, al pari dei primi cittadini di Torino, Milano, Palermo, prevedere politiche progressive di fermo per i veicoli più inquinanti, cominciando dai diesel; e costruire un nuovo sistema di mobilità, per arginare una crisi sanitaria enorme che colpisce soprattutto i bambini».
Greenpeace ringrazia Tvboy per il bellissimo e generoso contributo che con la sua opera ha voluto dare alla battaglia per liberare le città dalla morsa dell’inquinamento atmosferico.

 

Marilisa Romagno
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