24/11/2016 - 11:58

Allarme inquinamento atmosferico: ogni anno in Europa muoiono 467mila persone

Morti premature in Europa a causa dell'inquinamento atmosferico. Bisogna intervenire subito.

L’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) nel suo rapporto Qualità dell’aria in Europa 2016 riporta dati allarmanti riguardanti l'impatto dell'inquinamento atmosferico sulla salute umana. Si stimano quasi 470mila morti premature in 41 Paesi europei.
L’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) ha diffuso il rapporto Qualità dell’aria in Europa 2016, contenente dati revisionati dal 2000 al 2014, basati sulle acquisizioni dalle stazioni di monitoraggio ufficiali in tutto il continente, e in particolare in 400 città. I dati dell'impatto dell'inquinamento atmosferico sulla salute sono allarmanti.
Il rapporto mostra infatti l' impatto disastroso provocato dall’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini europei delle aree urbane. Nel 2014 l'85% della popolazione urbana nell'UE è stata esposta a concentrazioni di PM10 e PM25 a livelli ritenuti dannosi per la salute dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

L'Eea riferisce che l'inquinamento atmosferico è "la più grande minaccia ambientale alla salute in Europa", dal rapporto si stimano quasi 470mila morti premature in 41 Paesi europei collegate all'inquinamento dell'aria nel 2013. Il responsabile principale è il particolato disperso nell'aria, infatti elementi come ozono e biossido di azoto causano problemi respiratori, malattie cardiovascolari, cancro e portano ad aspettative di vita più brevi. In Italia si stimano 66.630 decessi nel 2013 attribuibili a particolato fine (PM 2.5), 21.040 al biossido di azoto (NO2) e 3.380 all'ozono (O3).

Nonostante i miglioramenti rispetto al 2013 dovuti alla riduzione delle emissioni di Co2, l' inquinamento atmosferico da particolato è a livelli ancora troppo alti, ritenuti dannosi per la salute umana e per l'ambiente dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) così come ritiene Hans Bruyninckx, EEA Executive Director.
Come si potrebbe intervenire? E’ necessario attuare una trasformazione radicale dei nostri sistemi di mobilità, di produzione alimentare, dell'energia, del settore agircolo che raggiunge livelli di  emissione di inquinanti sostenuti. Le autorità pubbliche, le imprese, i cittadini e le comunità di ricerca dovrebbero sentirsi più coinvolti e partecipare più attivamente al processo di cambiamento.
Marilisa Romagno
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