30/10/2013 - 13:30

In Val di Merse a pedali, l'impronta leggera sulla terra

La Val di Merse è forse la più timida ma anche la più sorprendente delle "Terre di Siena", solcata da strade disegnate nella natura come i canali linfatici trasportano in silenzio la vita nelle piante.
La sua intima purezza e l'integra solitudine in cui vive questa Valle che è inserita nel brand "Terre di Siena", sono un invito intrigante ed esclusivo per chi desidera viaggiare lentamente sospinto dalla luce soffusa e delicata dei suoi boschi, quando abbagliante di purezza nelle spoglie architetture gotiche dell'abbazia di San Galgano, sospesa fra terra e cielo. Lo spirito del viaggio in questo cuore boscoso di Toscana è antico perché sa ricalcare il desiderio di scoperta che animava i viaggiatori del Gran Tour che vivevano il territorio, sentendo i sussurri di Madre Natura, senza avvertire l'ansia di vedere tutto in poco tempo. Per i più audaci la Val di Merse sa creare occasioni di grandi avventure alla scoperta di eremi, castelli, torri che sembrano voler fuggire dal mondo e sono raggiungibili seguendo sentieri solitari. La Val di Merse è fondamentalmente una terra per ciclisti e cicloviaggiatori. Chiusdino, Monticiano, Murlo e Sovicille sono i capoluoghi nei territori dei quali si sviluppa prevalentemente il "Grand Tour della Val di Merse" attraverso strade perfettamente asfaltate e, in minima parte, vie forestali che penetrano in questa terra dove nascono villaggi e borghi di origine etrusca, romana e medievale. Oggi come ieri quest'area è di pace sconfinata su strade da sogno per tutti i cicloturisti, curiosi di pedalare alla ricerca di piccoli segreti e grandi scoperte.

Oltre a descrivere sinteticamente il territorio e le sue strade con l'occhio di chi è abituato a spostarsi in bicicletta, la Val di Merse offre l'opportunità di scegliere una grande varietà di percorsi in base ad una serie di parametri come il tipo di strada, tipo di bicicletta, difficoltà, zone attraversate. 11 sono i percorsi cicloturistici in Val di Merse a partire appunto dal Gran tour della Val di Merse, anello che attraversa tutta la Valle (150 km), un itinerario consigliato ai cicloturisti più allenati, da pedalare in più giorni di puro piacere cicloturistico. Il percorso si distende su una vasta area, penetra nel cuore della Montagnola Senese, arriva alle propaggini meridionali delle vallate dell'Elsa e del Cecina, rotolando a sud, fino alla valle dell'Ombrone che sfiora con una rapida carezza la Maremma grossetana, e di nuovo risale per nord a lambire la parte settentrionale delle Crete, magnifica porta di accesso a Siena, in un territorio tipicamente collinare caratterizzato da una varietà sorprendente di ambienti naturali. Altra peculiarità di questo grande itinerario è quella di svilupparsi interamente su viabilità secondaria, in pressoché totale assenza di traffico veicolare. Si enfatizza che la Val di Merse aderisce al progetto "Terre di Siena Green" che adotta strategie e azioni finalizzate a sviluppare la mobilità ciclistica sia in ambito urbano che extraurbano. Il progetto prevede la creazione di una rete provinciale di percorsi ciclo-turistici, l'implementazione dell'intermodalità bici-treno, la tutela e la valorizzazione dei percorsi ciclo-turistici con il coinvolgimento delle associazioni e dei comuni e soprattutto il rispetto dei principi etici negli appuntamenti sportivi.

Le biciclette hanno sull'ambiente un impatto pari a zero, tuttavia l'organizzazione di manifestazioni ciclistiche, in quanto concentrazione di persone, produce di per se stessa una serie di implicazioni che, se non correttamente regolate, rischiano di produrre danno all'ambiente, a causa della produzione di rifiuti in varie fasi dello svolgimento dell'evento. Per questo partendo dal concetto intrinseco di sostenibilità della mobilità lenta attraverso la bicicletta, è opportuno che anche gli eventi ciclistici siano organizzati come "ambientalmente sostenibili". Questo avviene puntualmente in Val di Merse, dall'offerta dei ristori lungo il percorso e di tutte le altre forme di ristorazione durante e a conclusione dell'evento prevalentemente con prodotti di filiera corta, dall'allestimento di zone di raccolta rifiuti in prossimità dei ristori lungo il percorso e raccolta differenziata in prossimità di tutte le zone di ristorazione, alla distribuzione del cibo in buste biodegradabili, dalla realizzazione della segnaletica temporanea del percorso di gara realizzata in materiale di riciclo o\e naturale (ad esempio legno), all'obbligo per i partecipanti del rispetto del suddetto disciplinare di comportamento.
Tommaso Tautonico
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