01/01/2013 - 01:00

Il solare fa bene all'Italia

Legambiente s'impegna a sollecitare presso le Regioni regole per lo sviluppo e l'integrazione nel paesaggio del solare fotovoltaico. Con una mozione approvata all'unanimità nel corso della riunione del direttivo del 18 settembre 2010 Legambiente si impegna a sviluppare il solare fotovoltaico.
L'associazione è convinta che la crescita del solare fotovoltaico sia una prospettiva di fondamentale importanza per ridisegnare il modello energetico in Italia e a livello mondiale e per questo, come ha scelto di fare alcuni anni fa per l'eolico, oggi allo stesso modo ribadisce una netta posizione a favore del solare fotovoltaico e invita tutti a lavorare per una diffusa mobilitazione a beneficio delle rinnovabili e contro una campagna mediatica che fa comodo solo agli interessi forti che spingono il nucleare e il carbone e che continuano a rinviare qualsiasi politica di risparmio e riduzione delle fonti fossili.

Legambiente ritiene fondamentale difendere le ragioni delle rinnovabili, senza ambiguità, avendo chiare quali sono le emergenze e le priorità oggi in un Paese come l'Italia che ha tutto l'interesse a imboccare la strada fissata dall'Unione Europea al 2020 di un modello energetico più moderno e efficiente, democratico, incentrato sulla generazione distribuita e rinnovabile nel quale il nucleare e il carbone non possono e non devono avere posto. Per muoverci in modo corretto, ora che le linee guida nazionali sono state approvate, occorre aprire tavoli di confronto con le Regioni perché nei 90 giorni disponibili si definisca in modo chiaro dove le rinnovabili si possono fare e dove no. La difesa del paesaggio italiano e la lotta al consumo di suolo sono scelte strategiche che vanno condotte con forza nei confronti dei veri nemici che abbiamo di fronte: lo sviluppo edilizio che ha stravolto tante periferie e paesaggi italiani senza dare alcuna risposta ai bisogni delle famiglie, le infrastrutture stradali, le cave e gli altri usi speculativi del territorio. Anche per questo bisogna impedire che si affermino progetti speculativi di fotovoltaico, la strada da seguire è quella dell'integrazione con l'agricoltura, commisurando gli impianti alle reali esigenze delle aziende agricole, favorendo anche l'integrazione tra più fonti.

Lo sviluppo delle energie rinnovabili invece è imprescindibile nella lotta ai cambiamenti climatici che rappresentano la principale emergenza ambientale del Pianeta, con sempre più drammatiche conseguenze umanitarie e sociali. Per il solare fotovoltaico esiste poi una ulteriore convenienza data dalla forte accelerazione nella diffusione degli impianti avvenuta negli ultimi anni, sopratutto in Europa e Giappone, che ha permesso di dare una spinta fondamentale alla ricerca nei materiali migliorando l'efficienza dei pannelli e riducendo i prezzi. Continuare in questa direzione, dunque, rappresenta una scelta strategica, che deve puntare in primo luogo verso una riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e quindi verso impianti fatti sui tetti e nelle aree degradate (cave, terreni da bonificare, ecc.).

Consideriamo sbagliato invece un modello che preveda lo sviluppo del fotovoltaico in sostituzione di colture agricole. Per aiutare una prospettiva virtuosa del solare occorre quindi un impegno da parte di Legambiente tutta, per una corretta informazione dei cittadini e per arrivare a definire regole attente ai caratteri del paesaggio italiano.Nella discussione pubblica è importante che non si mettano sullo stesso piano gli impatti provocati dal fotovoltaico in termini di consumo di suolo con quelli realizzati negli ultimi decenni da un'urbanizzazione che ha stravolto, in modo irreversibile, tanti paesaggi italiani di pregio. Né per un'associazione come Legambiente è possibile fare della lotta al fotovoltaico a terra una diffusa vertenza generalizzata contro il fotovoltaico a terra, finendo per lasciare spazio al nucleare in un periodo in cui si sta cercando di realizzare in Italia un programma di nuove centrali.

Ai circoli e i comitati regionali il direttivo nazionale chiede di contribuire con proposte e iniziative sul territorio che promuovano il solare, sia quello fotovoltaico che quello termico, sollecitando regolamenti edilizi comunali che semplifichino le regole per l'installazione sui tetti e obblighino il solare in tutti i nuovi interventi e nelle ristrutturazioni. L'intento è quello di aiutare i cittadini e le aziende a scegliere gli impianti più adatti e a integrarli nei territori. Le nostre prossime campagne la promozione di gruppi di acquisto solari (GAS) e i Dossier "Comuni Rinnovabili" e il "Campionato Solare" serviranno anche a questo e a diffondere un'informazione trasparente.
Tommaso Tautonico
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