Lo studio dell’Università di Torino, in collaborazione con l’Università di Genova, l’ETH di Zurigo e l’OIST di Okinawa, dimostra come la dinamica turbolenta produca gocce sempre più piccole, agevolando i processi di biodegradazione delle “oil spills” da parte dei batteri.
Un progetto Europeo studia il modo di smaltire le plastiche per imballaggi alimentari e per l’agricoltura usando insetti e lombrichi. In Italia ci lavorano gli ingegneri chimici del DICI.