01/01/2013 - 01:00

Il futuro del sistema rifiuti: sostenibilità e gestione integrata

Situazione attuale e linee guida sono emersi dall'iniziativa del 16 maggio scorso a Roma. Uso sostenibile delle risorse e gestione integrata dei rifiuti sono stati i temi trattati in occasione del convegno "IL futuro del sistema rifiuti" che ha avuto luogo lo scorso 16 maggio presso Palazzo Rospigliosi Pallavicini a Roma.
Con il Patrocinio di importanti Enti e Istituzioni quali Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma, FISE Assoambiente, Reloader e alcune delle principali Università competenti in materia quali Politecnico di Milano, Università di Urbino Carlo Bo, Università di Cassino e Università del Molise, l'iniziativa ha visto la partecipazione di esponenti rilevanti del settore rifiuti quali Stefano Laporta, Direttore generale di ISPRA. Laporta ha ribadito come la discarica sia ancora la forma più diffusa di smaltimento dei rifiuti (quasi il 46% dei rifiuti prodotti), la cui produzione pro capite annua è aumentata nel nostro paese di 4kg dal 2009 al 2010. Questo nonostante le direttive comunitarie e nazionali stiano cercando di realizzare una vera "società del riciclaggio" che porti ad una gestione ottimale in cui si tiene conto della praticabilità economica, della fattibilità tecnica e degli impatti sociali e ambientali La raccolta differenziata dovrà pertanto aver sempre più un ruolo chiave per il nostro paese. Dello stesso avviso è Giovanni Fiscon, Direttore Generale AMA che sostiene come la strategia di AMA sia basata su quattro assi di riferimento: lo sviluppo della raccolta differenziata, che è aumentata dal 2007 al 2011 di 135 mila tonnellate pari ad un aumento del 44%, attestando Roma fra le principali città europee per la Raccolta Differenziata; in secondo luogo l'ottimizzazione del modello operativo territoriale con 5000 addetti e 1000 automezzi in servizio ogni giorno che mira ad incrementare la regolarità e puntualità del servizio. Terzo punto è l'evoluzione del ciclo impiantistico con l'aumento del trattamento meccanico-biologico e la conseguente riduzione del conferimento in discarica. Infine, ma non ultimo, il miglioramento economico finanziario, dove si evidenzia che l'incidenza del Margine Operativo Lordo (MOL) sul Valore della Produzione nel 2011 è stato pari al 19%, valore in linea con le altre grandi aziende del settore, nonostante AMA sia l'unica realtà a non avere una presenza significativa nella gestione di discariche o impianti di smaltimento finale.

Un approfondimento sul sistema di smaltimento rifiuti è stato fornito da Luciano Piacenti, Vice Presidente Assoambiente che ha ribadito come il sistema italiano è un sistema industriale tecnicamente adeguato alla valorizzazione e recupero di materia e di energia. Gli impianti che trattano i rifiuti rientrano a pieno diritto nella categoria di quelli in grado di produrre energia da fonti rinnovabili e, in quanto tali, sono in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di diversificazione energetica dalle fonti fossili che il nostro Paese si è dato, nel rispetto degli obblighi comunitari sull'energia al 2020 e degli accordi internazionali cui ha aderito, primo tra tutti il Protocollo di Kyoto. Accento sul compostaggio è stato messo da Alessandro Filippi di Kyklos che ne ha parlato come occasione per coniugare due settori produttivi, permettendo di soddisfare il crescente fabbisogno di impiantistica dedicata al trattamento degli scarti e le necessità di fertilizzazione richieste da un'agricoltura eco-sostenibile. In questo modo, gli scarti, che dall'agricoltura provengono in modo diretto o indiretto, ad essa ritornano dopo un processo di valorizzazione delle componenti organiche in esso presenti. Di recupero e riciclaggio come passaggi fondamentali per la salvaguardia delle risorse naturali ha parlato Loris Pietrelli di ENEA, socio fondatore di Reloader, che ha suggerito di considerare le città come una sorta di miniera dalla quale recuperare i materiali necessari allo sviluppo. Infatti - come sostiene Mario Grosso del DIIAR Politecnico di Milano, fino a 30.000 tonnellate all'anno di alluminio riciclabile saranno potenzialmente recuperabili dalle scorie di termovalorizzazione in Italia al 2020. Un importante contributo ai target di riciclo di questo fondamentale materiale.

A latere l'opinione delle imprese e dei privati. In particolare Vincenzo Cozzoli, Presidente di HTR Ambiente che ha ribadito come ogni giorno le imprese che si occupano di gestione dei rifiuti debbano investire in termini di qualità, professionalità e sostenibilità. Questo nonostante grossi problemi che si riscontrano sulla gestione per l'incertezza, l'incomprensibilità e la frammentazione della normativa da una parte e dell'altra carenza di infrastruttura data sia dai problemi normativi che dalla "burocrazia autorizzativa" che blocca investimenti e sviluppo di nuovi impianti. Un approfondimento sul regolamento REACH e sugli interventi di bonifica in generale, alla luce delle normative vigenti, è stato fornito da Environ Italy nella persona di Andrea Campioni, Amministratore Delegato. La sistematizzazione e riorganizzazione della conoscenza sia riguardo alle caratteristiche di rischio delle sostanze, sia delle aziende che le producono e le utilizzano genera nuove opportunità di riutilizzazione di sottoprodotti che sono attualmente smaltiti come rifiuti. In ultima analisi - come da conclusioni di Paolo Massarini, Presidente del Comitato Scentifico e Direttore di Aria SpA (ACEA risorse e Impianti per l'Ambiente) - Il sistema di gestione dei rifiuti è un sistema industriale del paese che ha raggiunto oggi un buon grado di maturità. Dopo un periodo di parcellizzazione degli operatori e delle competenze, il settore propone oggi un panel di soggetti che sanno ben coniugare i temi industriali con le tematiche di sostenibilità ambientale quali la riduzione della dipendenza da fonti fossili, la valorizzazione della frazione organica dei rifiuti con la produzione di compost e una particolare attenzione allo sviluppo delle attività di recupero e riciclo della materia.
Tommaso Tautonico
autore