23/09/2013 - 19:29

Il boom del turismo sostenibile in Italia

Gli italiani sono spesso avversi al cambiamento di rotta, ma sembra che si stia facendo sempre più strada un turismo più attento all'ambiente ed alla sostenibilità.
E' noto a tutti l' impatto ambientale causato dai grandi mezzi di trasporto, ma soprattutto del gran numero dei mezzi privati. Il tutto si traduce, infatti, in inquinamento ambientale, impatto paesaggistico e sovraffollamento di determinate aree minacciandone l'equilibrio. Sembra però che nell'ultimo anno si sia attivata una contro tendenza: da uno studio congiunto realizzato da Touring Club Italia e SWG sembra infatti che il 48% dei nostri connazionali di un età compresa fra i 35 e i 54 anni preferisca viaggiare in maniera più sostenibile e più attenta verso la natura.

Il primo punto affrontato è dedicato alla ricerca di una mobilità differente che sfrutti mezzi "antichi" oggi riscoperti in chiave turistica. Sono sempre più frequenti quindi i viaggi a piedi, a cavallo o in bicicletta, tutti rientranti nella categoria slow con impatto zero sull'ambiente. 
 
Conoscono bene queste nuove tendenze i numerosi tour operator che sempre più spesso offrono pacchetti "green" in cui il turista si trova a più stretto contatto con la natura. Anche l'AIAB (Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica) e Legambiente favoriscono il nuovo trend con l'organizzazione di eventi a tema o viaggi sostenibili in località che mirano al risparmio energetico ed alla fornitura di prodotti biologici o a chilometro zero.

Il turismo sostenibile si intreccia quindi con quello enogastronomico e locale, puntando alla conoscenza delle risorse già presenti nei territori attraverso la riscoperta di forme di ospitalità e di spostamento di lunga tradizione. Numerosi sono i territori, da Nord a Sud, che vengono oggi valorizzati attraverso percorsi pedonali, ciclabili o ippovie immersi in paesaggi tradizionali o incontaminati. Emblematico è il caso della Toscana che grazie al progetto "Terre di Siena a cavallo", mira attraverso l'equiturismo, alla conoscenza del territorio senese al di là del noto centro storico. Ci si immerge quindi attraverso aree protette, siti UNESCO e località dalle spiccate vocazioni enogastronomiche giungendo fino all'Emilia.

Incrociando il turismo religioso è invece possibile spostarsi a cavallo fra Gubbio e Assisi ripercorrendo in bici o a cavallo i percorsi dei pellegrini diretti ai luoghi di San Francesco. Per i più avventurosi la Basilicata offre spettacolari paesaggi selvaggi da percorrere in mountain bike a partire dai Sassi di Matera fino l'entroterra o la costa.
 
Si potrebbe pensare così che la causa di questo cambiamento di rotta sia dovuto alla crisi economica, ma da una ricerca condotta da Agriturist - Confagricoltura si evidenzia un senso contrario ovvero una scelta mirata all'ambientalismo ed alla riscoperta delle risorse locali. Basti pensare infatti al costo aggiuntivo dell'uso del cavallo per gli spostamenti o la volontà di sperimentare prodotti biologici o ricercati. L'importanza del fenomeno si mostra con le recenti iniziative di valorizzazione e di tutela. In questi si inserisce il progetto "Corona verde" in fase di realizzazione in Piemonte o il recente evento organizzato per fine settembre dai consorzi della Valle di Cogne che attraverso la Festa del Cavallo mira alla riscoperta del nobile animale ed al tempo stesso del paesaggio alpino.
 
Redazione
autore