01/01/2013 - 01:00

Hera: bilancio di sostenibilità, rinnovabili e differenziata

Oltre 1 miliardo e 650 milioni di euro di ricaduta economica sul territorio servito: è questo un dato importante che emerge dal Bilancio di sostenibilità 2011 del Gruppo Hera, on-line da questa mattina sul sito dell'azienda, all'indirizzo bs.gruppohera.it. Il Bilancio di Sostenibilità è redatto nel rispetto delle più rigorose linee guida internazionali, verificato da una società esterna.
Un capitolo importante è senza dubbio quello degli investimenti operativi che, nel 2011, sono stati 325 milioni di euro. Un terzo di questi sono stati destinati al ciclo idrico integrato: principalmente si è trattato di interventi sugli impianti di depurazione, bonifiche e potenziamento reti. In questo settore Hera nel 2010 si colloca ben sopra la media degli investimenti fatte dalle principali 13 aziende multiutility italiane; in particolare ha investito 384 euro per 1.000 mc di acqua fatturata rispetto alla media di 311 euro. Sulle oltre un milione di prestazioni erogate da Hera nel 2011 (ad esempio tempi di esecuzione dei lavori e di attivazione delle forniture, rispetto della fascia di puntualità degli appuntamenti) circa il 99% hanno rispettato gli standard di qualità fissati dalle Autorità. La soddisfazione dei clienti, misurata da una apposita indagine annuale, ha raggiunto per il primo anno il valore di 70 (su scala da 0 a 100), considerato il livello di elevata soddisfazione.

Nel 2011 è cresciuto ulteriormente l'impegno di Hera nel campo delle rinnovabili. La produzione di energia (elettrica e termica) da queste fonti ha raggiunto infatti il 30% del totale prodotto da Hera (era il 26% nel 2010) e, considerando anche le fonti assimilate alle rinnovabili, si sale al 73% (1.341 GWh), il 21% in più rispetto al 2010, con l'obiettivo di crescere ancora. La metà circa dell'energia rinnovabile proviene dai termovalorizzatori (considerata la parte biodegradabile dei rifiuti), le cui concentrazioni delle emissioni in atmosfera, grazie alle migliori tecnologie disponibili utilizzate, sono state mediamente dell'88% (il 74% nel 2004) inferiori rispetto ai livelli consentiti dalla legge.

Nel 2011 la raccolta differenziata media nei territori gestiti ha superato per la prima volta il 50%. Ciò grazie al forte impegno del Gruppo nella riorganizzazione dei servizi e alla crescente sensibilità ambientale dei cittadini. I risultati raggiunti confermano l'Emilia-Romagna fra le più avanzate esperienze europee nel campo della gestione del ciclo rifiuti, in cui alte percentuali di recupero di materiale si associano alla pratica del recupero energetico da termovalorizzazione, con il progressivo calo del conferimento in discarica, che infatti nel 2011 è ulteriormente sceso al 23,1% (rispetto al 25% del 2010 e al 30% del 2009).

Prosegue l'impegno nell'utilizzo di criteri di selezione delle forniture non basati solamente sul prezzo. Tutti i 12 bandi di gara pubblicati nel 2011 sono stati effettuati con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa in luogo del massimo ribasso. Il punteggio medio assegnato alla componente tecnica è stato di 38 punti su 100, di cui 28 relativi a criteri di sostenibilità ambientale o sociale. Le forniture da cooperative sociali pari a circa 30 milioni di euro hanno permesso l'inserimento di 537 persone svantaggiate (erano state 474 nel 2010) con un conseguente beneficio per la Pubblica Amministrazione che può essere stimato in circa 1,9 milioni di euro all'anno. "Nonostante un contesto economico ancora non semplice, anche nel 2011 il Gruppo Hera è stato in grado di confermare la propria vocazione di gruppo multiservizi capace sì di stare sul mercato, ma anche di servire il territorio in un'ottica di sostenibilità e trasparenza - spiega Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato Hera -. Al di là della conferma della rilevanza economica delle ricadute che l'attività del Gruppo ha sul territorio di riferimento, il 2011 ha visto il Gruppo mantenere un forte presidio, oltre che sugli investimenti, anche sugli aspetti ambientali e sociali delle proprie attività dimostrandosi un attore importante capace di migliorare le condizioni economiche e sociali delle comunità in cui opera".
Tommaso Tautonico
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