05/06/2019 - 15:32

Giornata mondiale dell'ambiente 2019, monito del WWF

Inquinamento atmosferico e crisi climatica al centro di questa edizione. Il WWF lancia un monito “Abbiamo alterato più del 75% delle terre emerse e il 66% degli oceani

Nella quinta edizione della Giornata mondiale dell’ambiente 2019, promossa dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il focus è dedicato ai temi dell'inquinamento atmosferico e della crisi climatica con lo slogan Beat Air Pollution: sconfiggere l’inquinamento atmosferico. Il killer silenzioso, infatti, miete 7 milioni di vittime all’anno.

Nella quinta edizione della Giornata mondiale dell’ambiente 2019, promossa dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il focus è dedicato ai temi dell'inquinamento atmosferico e della crisi climatica con lo slogan Beat Air Pollution: sconfiggere l’inquinamento atmosferico. Il killer silenzioso, infatti, miete 7 milioni di vittime all’anno.

Ospita gli eventi ufficiali la Cina, la nazione che ha numerose città nella classifica delle prime città più inquinate al mondo, stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma allo stesso tempo foriera di iniziative per una conversione “verde”. La crescita del settore dell'energia green vede la Cina come leader mondiale nell'impiego di risorse “pulite”: la metà dei veicoli in circolazione sono elettrici e circa il 99% degli autobus ad emissione 0 nel mondo sono prodotti cinesi. La considerazione alla base di tutto è che la vitalità, le capacità di resilienza dei nostri sistemi naturali sono il fondamento della salute, del benessere e dello sviluppo dell’umanità. Distruggere, inquinare e rendere sempre più vulnerabile la natura significa procurare un danno enorme a noi stessi e alle generazioni future.

In una giornata così importante per il nostro pianeta non poteva non farsi sentire il monito del WWF, da sempre impegnato in campagne di sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento. Si legge sul sito del WWF infatti che “è fondamentale cambiare rotta e che la base del nostro sviluppo è la natura sana che ci permette di respirare, di bere e di mangiare. Secondo il rapporto sullo stato mondiale della biodiversità (Il Global Assessment Report on Biodiversity and Ecosystem Services) abbiamo significativamente alterato il 75% delle terre emerse e il 66% dei mari e degli oceani. Inoltre stiamo mettendo a rischio, mantenendo l’attuale ritmo di impatto ambientale nei prossimi decenni, almeno un milione di specie viventi, molte delle quali ancora sconosciute alla scienza. Si tratta di un livello di impatto totalmente insostenibile, tenuto conto che dagli attuali oltre 7.6 miliardi di abitanti il nostro mondo si troverà ad avere, come indicato dalla variante media delle Nazioni Unite, 9.7 miliardi di abitanti nel 2050. La capacità rigenerativa delle risorse naturali e la capacità ricettiva dei sistemi naturali nel ricevere i nostri rifiuti mostra ormai i palesi segni di affaticamento, riconosciuti da tutta la ricerca scientifica internazionale.”

IL VIDEO. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il WWF ha lanciato un video in cui la Natura, voce narrante e fuori campo, racconta all’uomo tutto quello che sta scomparendo. “Let’s become really human again”: La Natura ci chiede di “tornare umani” e proteggerla, prima che sia troppo tardi. Il video dà voce alle querce, alle betulle, alle sequoie e alle palme che hanno ricoperto la Terra per miliardi di anni, producendo ossigeno dall’anidride carbonica e trasformando il Pianeta in un vero paradiso di biodiversità. Le mangrovie, le barriere coralline e le alghe proteggono le coste e la natura marina, mentre le paludi ci difendono dalle alluvioni e ci forniscono l’acqua da bene. Pesci, meduse, cavallucci marini, delfini, balene e squali popolano i mari da molto tempo prima che mettessimo piede sul Pianeta; gli insetti permettono che dai nostri terreni si possano ricavare frutti e quindi cibo. Una grande varietà di uccelli ci ricorda quante volte siamo stati intrattenuti dal loro canto, poi si passa ai grandi mammiferi terrestri come gli elefanti, i lupi, i leoni, i gorilla e le giraffe: protagonisti delle storie che hanno segnato i primi anni delle nostre vite, dato forma ai nostri sogni, colorato i nostri libri e arricchito le nostre menti.

Per il prossimo 2020 ci sono importanti target da raggiungere rispetto all’Agenda 2030 (con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile approvata da tutti i paesi del mondo alle Nazioni Unite nel 2015) e inoltre “scadrà” la strategia decennale (2010-2020) per la difesa della biodiversità mondiale in ambito della Convenzione ONU sulla Diversità Biologica e si rivedranno gli impegni volontari presi da tutti i paesi per concretizzare l’Accordo di Parigi del 2015 della Convenzione Quadro ONU sui Cambiamenti Climatici.

Per questo il WWF sta cercando di mobilitare governi, parlamenti, imprese, organizzazioni, cittadini per un grande Accordo Globale per la Natura e la Gente (Global Deal for Nature and People) affinché tutti si impegnino concretamente a sventare il grande pericolo che incombe sul nostro immediato futuro, per fermare la perdita di biodiversità nel mondo che costituisce l’assicurazione fondamentale per la vita di noi tutti. Dovremmo cercare di proteggere almeno il 30% della superficie del nostro pianeta entro il 2030 e il 50% entro il 2050, anno in cui la nostra economia dovrà già essere completamente decarbonizzata.

PERCHÉ PROPRIO IL 5 GIUGNO - La data è emblematica e ricorda la prima Conferenza delle Nazioni Unite sul tema dell'ambiente, tenutasi del 5 al 16 giugno del 1972 a Stoccolma, nel corso della quale venne adottata la Dichiarazione su L'Ambiente Umano e si definirno i 26 principi sui diritti dell'ambiente e delle responsabilità dell'uomo per la sua salvaguardia.

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Mariangela Lomastro
autore