03/12/2020 - 17:47

Fondazione Barilla: abbiamo tutti un ruolo chiave per ridisegnare i sistemi alimentari

"Non abbiamo alternative alla sostenibilità. Non dobbiamo avere paura del cambiamento, è tempo di agire. Oggi siamo qui per dare un contributo molto concreto ed efficace" per "esplorare come ripensare i sistemi alimentari, in base alle necessità umane e ai limiti del Pianeta, e renderli più resilienti, più inclusivi e più sostenibili".

from farm to fork

Con queste parole Guido Barilla, Presidente di Barilla Gruppo e della Fondazione Barilla, ha aperto il Forum “Resetting the Food System from Farm to Fork - Setting the Stage for UN 2021 FOOD Systems Summit”, promosso da Fondazione Barilla e Food Tank. I sistemi alimentari che portano il cibo dai campi alle tavole di tutto il mondo hanno ottenuto successi importantissimi. Nel 2020 si stima che, nonostante la pandemia, 4,5-5 miliardi di persone abbiano avuto accesso a diete sane. Ma questo non è ancora sufficiente, perché la situazione attuale sta aggravando le cose, portando le persone esposte a insicurezza alimentare dai 135 milioni del 2019 ai 265 stimati nel 2020. Gli stessi sistemi alimentari sono anche alla base di molti dei maggiori problemi ambientali e di salute che l’umanità sta affrontando (ogni anno 11 milioni di persone al mondo muoiono per le conseguenze di una cattiva alimentazione, e oltre un miliardo sono in sovrappeso). Con impatti anche economici: i costi "nascosti" per l'ambiente, la salute e la povertà stimati in quasi 12 trilioni di dollari all'anno. I sistemi alimentari vanno quindi trasformati nel segno della sostenibilità, per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) promossi dall’ONU per il 2030 e quelli dell’Accordo di Parigi sul clima.

Accelerare questa trasformazione, incoraggiando un pensiero olistico che superi quello a compartimenti stagni tuttora frequente, promuovendo la ricerca di soluzioni concrete, è lo scopo del Forum. Oltre 30 esperti, impegnati a trasformare i sistemi alimentari in ogni parte del mondo, si sono confrontati a tutto campo su temi che spaziano, fra gli altri, dal ruolo fondamentale di giovani e donne in agricoltura alle nuove tecnologie, dal futuro delle aziende agroalimentari all’importanza del cibo nella prevenzione della salute.

L’appuntamento ha inoltre lanciato – in vista del Food Systems Summit delle Nazioni Unite, in programma nel 2021 - tre raccomandazioni chiave:

1. Condividere un obiettivo comune che consenta a tutti gli stakeholder di elaborare proposte per sistemi alimentari più sani, inclusivi, sostenibili e resilienti. Queste proposte possono guidare azioni concrete ed efficaci verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e modificare la narrazione della trasformazione dei sistemi alimentari.
2. Coinvolgere e mobilitare tutti gli attori a lavorare insieme in un percorso di condivisione di conoscenze, esperienze e buone pratiche, garantendo la massima inclusione.
3. Aumentare la consapevolezza dei cittadini per aiutarli a fare scelte alimentari più sostenibili come consumatori, per generare il cambiamento.

Rivoluzione dei sistemi alimentari: è il momento di agire
La crisi della pandemia ci ha mostrato quanto siamo interconnessi, non solo l’uno con l’altro ma con il Pianeta stesso, ed è l’esempio più recente delle crescenti pressioni e aspettative poste sul sistema alimentare mondiale. "La situazione attuale mi ha insegnato che nessuno vince da solo", ha dichiarato Guido Barilla. Bisogna quindi costruire nuove, forti alleanze: tra le generazioni, tra i vari attori della filiera agroalimentare, tra paesi ricchi e poveri, tra società civile e settore privato. "Abbiamo 10 anni per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Dal mio punto di vista, 10 anni sono abbastanza per generare una rivoluzione, e i prossimi 5 anni saranno cruciali". Ma "dobbiamo cambiare le nostre narrazioni, che finora si sono concentrate solo sui problemi. Bisogna quindi far crescere un movimento positivo per accelerare, rafforzare, raffinare e progettare un futuro più sostenibile".

"Dobbiamo fare scelte radicali e oggi siamo qui per costruire un programma di vere trasformazioni, per un futuro equo e sostenibile, e contribuire con le nostre idee e raccomandazioni al 2021 UN Food Systems Summit". Un compito non facile, ma da affrontare con fiducia: "non ho paura dei cambiamenti che dovremo fare. Il futuro del cibo è nelle nostre mani: facciamolo crescere". ha concluso Guido Barilla.

Gli attuali sistemi alimentari sono responsabili, dal campo alla tavola, fino al 37% delle emissioni totali di gas a effetto serra, le nostre scelte alimentari sono importanti non solo per la salute e l’uguaglianza sociale, ma anche per il loro impatto sul clima e sulla biodiversità. La nostra sfida è trasformare i sistemi alimentari in modo che le persone non vivano più situazioni di insicurezza alimentare e possano permettersi una dieta sana, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità ambientale”, ha spiegato Danielle Nierenberg, Presidente di Food Tank.

L’appello all'Onu
L’evento nasce da una premessa sostanziale, ovvero che i sistemi alimentari dominano ogni aspetto della nostra vita e collegano ognuno di noi: famiglie, comunità, nazioni. Quando i sistemi alimentari sono compromessi, salute, istruzione, economia, ambiente, pace e sicurezza sono tutti minacciati. L’evento è servito a fare luce sulla necessità urgente di: riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale dei produttori, favorire l’innovazione e la tecnologia, in modo appropriato a seconda delle diverse comunità e culture, e utilizzarle come strumenti critici per accelerare la transizione dei sistemi alimentari, garantire a tutte le persone del mondo accesso a cibo di qualità, sicuro e nutriente; ripensare le strategie delle aziende alimentari in logica sostenibile; insegnare una nuova cultura del cibo grazie agli chef e a tutto il sistema della ristorazione.

Tommaso Tautonico
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