13/02/2017 - 13:43

Florovivaismo, un settore da 2,5 mld di euro

In occasione della nuova edizione del Festival di Sanremo, il ministro delle Poltiche agricole, Maurizio Martina, ha sottolineato l'importanza del settore del florovivaismo per l'economia italiana e ha ricordato gli impegni del governo a favore del comparto. A cominciare dal cosiddetto "bonus verde".

Il florovivaismo è un importante settore produttivo del nostro sistema economico che va incentiva e tutelato. Ad affermarlo è stato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, in occasione del Festival di Sanremo, che si è concluso sabato scorso nella città ligure.
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Il florovivaismo conta un giro di affari di circa 2,5 miliardi di euro con circa 100mila addetti in 27 mila azienda, ha ricordato Martina. Si tratta di un comparto che merita attenzione e che va sostenuto puntando su tre pilastri fondamentali: salvaguardia del reddito, tutela sui mercati internazionali e ricerca. Sul primo fronte il governo, in particolare il Mipaaf si sta impegnando attraverso la tutela del reddito degli agricoltori, ha continuato il ministro. Per tutelare il reddito il governo è intervenuto sulla leva fiscale e una prima risposta è arrivata con l'azzeramento della Irpef agricola con la legge di Bilancio 2017. Ma non è tutto. Per Martina è necessario mettere a punto un meccanismo sugli incentivi al verde urbano. 

Si tratta di un settore cruciale anche per rendere sempre più sostenibili le nostre città e contribuire così alla protezione della salute dei cittadini, a partire dai più piccoli” ha precisato il ministro. “L'idea di un bonus verde come quello per l'edilizia deve essere presa in considerazione come investimento strategico. Continueremo poi il nostro impegno in Europa per tutelare il florovivaismo made in Italy dalle importazioni a basso prezzo da Paesi extraeuropei che penalizzano le produzioni nazionali. Sul fronte della ricerca, potrà essere ulteriormente sviluppato l'impegno del Crea per dare risposte utili alle nuove esigenze del settore" ha aggiunto Martina. 

Ma vediamo qualche numero del settore del florovivaismo. Come dicevamo il settore in Italia vale oltre 2,5 miliardi di euro, di cui circa 1,15 per la sola produzione di fiori e piante da vaso. Sono ben 27mila le aziende impegnate nel settore, per un totale di 100mila addetti e quasi 29mila ettari di superficie agricola complessivamente occupata. Per quanto riguarda le giovani piante ornamentali, in Italia sono interessate ben 2mila aziende per una superficie complessiva di oltre 1500 ettari.

Oltre alla Liguria, tra le regioni più vocate per i fiori recisi e le fronde ci sono la Toscana, il Lazio, la Campania, la Puglia e la Sicilia. Per le piante in vaso e da vivaio, invece, la produzione è distribuita su molte regioni. Tuttavia vanno menzionate la Liguria per le piante aromatiche e alcune piante fiorite tipiche da esterno, il Piemonte per le piante acidofile, la Lombardia, oltre che per le acidofile anche per le latifoglie e le conifere, la Toscana per la vasta gamma di alberi e arbusti tra cui le conifere, gli alberi a foglia caduca e sempreverdi, gli alberi da frutta ornamentali, il Lazio per le piante mediterranee e la Sicilia per le piante mediterranee tra cui spiccano gli agrumi ornamentali, le piante grasse e le palme.
 
L'export rappresenta un quarto del valore complessivo annuo della produzione florovivaistica in Italia. Tra i principali mercati di destinazione delle piante in vaso si annoverano la Germania, la Francia, i Paesi Bassi, la Gran Bretagna e il Belgio, mentre come mete di alberi e arbusti, oltre ai Paesi già citati, vanno aggiunti la Spagna, la Turchia e la Svizzera. Tra i Paesi che importano fogliame nostrano spiccano invece Paesi Bassi, Germania e Francia, mentre per i fiori recisi il primo sbocco di mercato è quello dei Paesi Bassi.
 
Il principale ente di ricerca italiano dedicato all'agroalimentare è il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, meglio noto come Crea, che vanta un ampio settore di studio dedicato al comparto ornamentale e florovivaistico soprattutto con i Centri di ricerca di Sanremo e di Pescia. L'introduzione di novità e il miglioramento della qualità e longevità di fiori recisi e piante in vaso rappresentano importanti strategie per competere sui mercati internazionali delle produzioni ornamentali. 

Un altro fondamentale settore di ricerca investe le piante aromatiche con effetti curativi, di resistenza alle malattie e conservanti. Grande attenzione è poi attribuita alla salvaguardia dell'ambiente e alla razionalizzazione dell'uso delle risorse per migliorare l'utilizzo di acqua, fertilizzanti e fitofarmaci.

Rosamaria Freda
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