03/10/2016 - 14:07

Florovivaismo, Coldiretti Toscana chiede al governo abolizione Irap per il settore

E' allarme nel comparto del florovivaismo, uno dei più rappresentativi dell'agroalimentare italiano. A richiamare l'attenzione sul settore, che rappresenta il 30% del prodotto lordo vendibile della Toscana, la regione italiana con il più alto numero di vivai, è la Coldiretti.
 L'associazione agricola della Toscana chiede infatti che venga abolita l'Irap per le attività connesse al settore florovivaistico , come gli interventi di manutenzione dei giardini, perché questa attività è da considerarsi al 100% agricola ed è da comparare ai settori che già beneficiano di questa agevolazione. 
 
La Toscana, con il 15% della plv (produzione lorda vendibile) florovivaistica nazionale, risulta essere la prima regione d'Italia per la produzione complessiva di fiori e piante ornamentali. Il florovivaismo rappresenta circa il 30% della produzione lorda vendibile dell'intero settore agricolo della Toscana, con una superficie di 7.457 ettari, ripartiti tra vivaismo (6.407 ha) e floricoltura (1.050 ha). Oggi la realtà florovivaistica toscana ha riunito tutte le sue componenti essenziali in due distretti rurali riconosciuti ufficialmente anche dalla Regione Toscana: il distretto vivaistico ornamentale di Pistoia e il distretto floricolo interprovinciale Lucca-Pistoia, spiega la Coldiretti.
 
L'attività vivaistica ornamentale è concentrata nella Valle dell'Ombrone Pistoiese e interessa oltre 5.200 ettari, 1.500 aziende ed oltre 5.500 addetti diretti. La Toscana, in forza di questa grande tradizione nel settore ornamentale riveste una posizione di rilievo anche a livello europeo, contribuendo per il 6% alla formazione della produzione florovivaistica complessiva dell'Unione. La Toscana è leader indiscussa in Italia per la quantità e qualità dei prodotti ornamentali. Il vivaismo ornamentale, che ha la sua culla nella piana Pistoiese, oggi rappresenta la punta di diamante del settore e si estende in altre aree della regione, quali le province di Grosseto e di Arezzo. In Toscana si possono trovare fiori e piante ornamentali provenienti da tutte le zone del mondo, da quelle tropicali coltivate in ambienti protetti a quelle dei climi freddi allevate nelle zone più interne e sulla montagna appenninica, a quelle tipiche del clima mediterraneo nelle aziende situate nella parte costiera e in quella meridionale.
 
"E' importante intervenire in modo forte e concreto per dare un segnale tangibile alle reali necessità degli imprenditori del settore" ha detto qualche giorno fa il presidente della Coldiretti Toscana, Tulio Marceli. "Il florovivaismo sta attraversando un periodo non facile ed occorrono interventi di sostegno. Sempre più la qualità e la gestione del verde dentro e fuori le città rappresenta uno dei parametri di misura più importanti per il benessere di una comunità" ha aggiunto Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana. 
 
"Ci auguriamo che il governo accolga la proposta di rendere possibile la detrazione fiscale per le ristrutturazioni dei giardini, come riconosciuto per gli appartamenti, realizzate con "florovivaismo made in Italy" in modo da dare "ossigeno" alle imprese florovivaistiche ed ai livelli occupazionali che esse sono in grado di sviluppare" ha aggiunto De Concilio. 
Rosamaria Freda
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