01/01/2013 - 01:00

Festival 'Natura e Poesia': la premiazione dei vincitori

Alla prima edizione di "Natura e Poesia" promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e l’associazione FestinaLente ha vinto la bellezza e l'amore per l'ambiente che ci circonda. Ieri sera è avvenuta la premiazione degli elaborati vincitori del concorso letterario di cui pubblichiamo titoli e giudizi
 
Ieri sera, 1° settembre 2011, nei locali del salone consiliare del Comune di La Maddalena, sono stati premiati i vincitori della prima edizione del festival "Natura e Poesia", promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e l’associazione FestinaLente.
 
L’idea del festival è nata dall'intento di far conoscere ed apprezzare il mondo della poesia come filosofia di vita e risorsa culturale, nonchè  per promuovere l’amore e il rispetto per la natura. Il concorso ha visto la partecipazione di 11 juniores che hanno presentato elaborati esclusivamente in lingua italiana, 31 seniores in lingua italiana e 4 elaborati prodotti in dialetto maddalenino. Le poesie inedite sono state valutate da una commissione competente composta da Gavino Canopoli, Gianfranco Impagliazzo, Paolo Sorba (italiano), Renzo de Martino, Antonio Conti, Lucia Spanu (maddalenino).
 
Di seguito la classifica dei premiati e le motivazioni della scelta.
 
Categoria Seniores
Sezione Lingua italiana: 
 
1° classificato "BLACKPOINT" di Maria Madrau
Giudizio: La lirica coglie pienamente l’anelito dell’uomo a calarsi nella natura per carpire suggestioni profonde. Il finito della Natura (“stelle di mare, risacche, biancastro del cielo, macchie di color verde”) si scioglie nell’infinito e/o indefinito dell’anima, attraverso un incalzante fremito di emozioni (“pace, sogni, rimpianti, tumulti, pensieri muti, spazio senza tempo”). Le immagini evocate risultano altamente suggestive e costruite attraverso un lessico essenziale, pregno di liricità
 
2° classificato "Un’insolita serata" di Alba Leoni
 
Menzioni speciali a "Via don Vico" di Francesco Nardini e "Profumo di abisso" di Sara Alessio
 
Categoria Juniores
Sezione Lingua Italiana:
 
1° classificato "DIALOGHI" di Kamal Saba 
Giudizio: La poesia nasce dalla contemplazione pura del proprio sentire, libera da ogni urgenza passionale, ariosa nel suo flebile respiro, con un linguaggio assaporato nei suoi ritmi e nelle sue cadenze. Vi senti l’estremo solipsismo e un pudico edonismo verbale, ma –all’interno- l’ansia metafisica trasporta la solitudine del poeta nell’afflato della solidarietà umana che trova lievito e consolazione nelle voci di altre creature. Nel dialogo intimistico con umili animali sono espressi i momenti della nostra esperienza esistenziale: sono- con le parole dell’autore- "il dolore e la gioia di ogni vita, la voce di tutti i viventi"
 
2° classificato "Vorrei" di Maria Solito
 
Sezione dialetto maddalenino:
 
1° classificato EX AEQUO 
"LA LUNA E IL GABBIANO" di Domenico Battaglia
Giudizio: Dietro ogni espressione dell’astratto c’è una metafora in cui l’enunciato si scorpora nell’evocazione sentimentale e nella sua rappresentazione lirica: è il gabbiano come simbolo di libertà e di dominio dell’aria e del mare. Pregi peculiari di questa poesia sono la trasparenza della scrittura, la mobile fantasia e la qualità della composizione ben intonata nei suoi ritmi e nelle voci felicemente evocative: un prufummu du ‘entu salitu (‘un profumo del vento salato’), i muti prufili di petra/chi a fumaccia s’inventa (‘muti profili di pietra disegnati dalla nebbia del mattino) ed altre perle immaginifiche giocate su albe e tramonti, e luci e ombre del tempo
"VECCHJAIA" di Alba Leoni Marcia
Giudizio: Questa poesia si distingue per la finezza della breve, pregnante composizione, in cui il sentimento animatore si trasfigura nei propri simboli, declinante in un grumo di emozioni espresse con tratti densi e allusivi: la vecchiaia come una pianta antica, una quercia ormai agganchita che porta i segni del tempo e la furia del vento. E’ una voce immemore, assorte nelle sue risonanze, ma veicolata per traslato alla referenzialità della vita e la curva dei giorni volti al crepuscolo senza ritorno. 
Mara Giuditta Urriani
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