05/08/2016 - 12:44

Fatti gli avanzi tuoi ed evita lo spreco alimentare!

Grazie al progetto promosso da Camera di Commercio di Macerata, Cosmari (Consorzio Obbligatorio Smaltimento Rifiuti) e Novamont, la provincia di Macerata in prima fila nell'attuazione della legge contro lo spreco alimentare.

I cittadini della provincia maceratese avranno la possibilità di portare a casa il cibo non consumato al ristorante in una comoda e pratica vaschetta in bioplastica biodegradabile e compostabile MATER-BI di Novamont.

La Camera di Commercio di Macerata, insieme a Cosmari (Consorzio Obbligatorio Smaltimento Rifiuti) e Novamont, ha sottoscritto oggi presso la Civica Enoteca Maceratese la convenzione per l'avvio del progetto contro lo spreco alimentare "Fatti gli avanzi tuoi", dedicato all'educazione al cibo sostenibile come contemplato dal "Wellfood action", il progetto avviato dalla Camera di Commercio di Macerata nell'ambito dei finanziamenti Europei IPA-CBC Adriatico volto a promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile e il miglioramento delle performance delle PMI del settore agro-alimentare.

Il progetto "Fatti gli avanzi tuoi" ha l'obiettivo di creare una rete nell'ambito delle realtà della ristorazione, dalle strutture ricettive agli agriturismi, finalizzata a scoraggiare lo spreco alimentare e promuovere una nuova cultura sul valore del cibo attraverso azioni mirate al cambiamento dello stile di vita quali, ad esempio, la distribuzione delle cosiddette "doggy o family bag".

Ad illustrare l'iniziativa sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio Giuliano Bianchi, la vice presidente di Cosmari Rosalia Calcagnini, il responsabile comunicazione di business e progetti speciali Novamont Andrea Di Stefano, il direttore generale di Cosmari Giuseppe Giampaoli e la coordinatrice camerale del progetto Wellfood Lorenza Natali. Il progetto "Fatti gli avanzi tuoi" è nato con lo scopo di ridurre le quantità di alimenti gettati via e di stimolare un cambio di mentalità in ristoratori e clienti, favorendo l'utilizzo della cosiddetta "doggy o family bag" che consente di portare agevolmente a casa gli avanzi di cibo non consumati al ristorante o pizzeria.

Da una recente indagine emerge che tre italiani su quattro sono consapevoli che il cibo e il vino avanzati al ristorante rappresentino uno spreco che può essere evitato grazie alla possibilità di portare a casa quanto rimasto nel piatto o nella bottiglia ma il 41% degli intervistati si vergogna nel richiedere la doggy o family bag da portare con sé a propria casa. In Italia Il primo freno alla diffusione della sportina porta avanzi rimane, quindi, quello dell'imbarazzo: solo il 9% infatti dichiara di farsi dare sempre il cibo o il vino avanzati mentre il 77% ritiene che ci siano ancora ostacoli.

Ciononostante quasi il 70% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza convinto che il ricorso alla doggy/family bag prenderà piede anche in Italia e oltre il 60% ritiene che un pratico contenitore (in alluminio o in bioplastica compostabile), magari anche di design accurato, potrebbe essere di grande aiuto a superare l'imbarazzo di uscire dal ristorante con un contenitore per gli avanzi. Ecco quindi il progetto "Fatti gli avanzi tuoi" che, forte dell'esperienza nel settore ambientale di Cosmari, si propone di trasformare un problema in opportunità, innescando una vera e propria rivoluzione culturale.

Alcuni numeri per capire la dimensione del problema.
Dimezzare gli sprechi di cibo per il 2020 è una delle priorità da affrontare per l'Unione Europea; sulla base dei dati Eurostat risulta infatti che ogni cittadino dell'UE spreca in media 180 kg di cibo l'anno e gli italiani sono al quindicesimo posto della classifica sullo spreco alimentare con una media di 149 kg annuali/pro capite.


Il cibo perso o buttato via in Europa, secondo la FAO, potrebbe nutrire 200 milioni di persone e circa un terzo del cibo prodotto annualmente a livello mondiale, cioè 1,3 miliardi di tonnellate viene perso o sprecato lungo la filiera. Solo la produzione giornaliera di pane si attesta sui 72.000 quintali all'anno e di questi 13.000 finiscono nelle pattumiere; questo vuol dire che ogni famiglia butta via in media il 28% del pane che acquista, ovvero 76 kg a persona ogni anno.

Dal momento che la provincia di Macerata ha ampiamente dimostrato la propria vocazione e attenzione alla preservazione dell'ambiente, tra l'altro ampiamente testimoniata dalle percentuali dei Comuni Ricicloni maceratesi che hanno portato la differenziata ad una percentuale media del 75% di materiali correttamente avviati a recupero, è convinzione degli amministratori che la vocazione di questi territori sia matura e pronta per rispondere alle nuove sfide riguardanti i rifiuti, ovvero quelle legate alla prevenzione e nello specifico alla riduzione del rifiuto alimentare.

A tal proposito Cosmari, dopo un'attenta valutazione e diversi studi, ha optato per un contenitore che garantisca salubrità e conservazione delle caratteristiche enogastronomiche dei cibi che dovranno poi essere consumati comodamente a casa, dopo il ristorante. Il contenitore è realizzato in MATER-BI, la bioplastica compostabile contenente materie prime rinnovabili messa a punto da Novamont.
Si tratta di una vaschetta con coperchio in grado di contenere dalle due alle quattro porzioni di cibo, smaltibile con la raccolta differenziata della frazione organica.


"Cosmari da diversi anni - ricorda la Vice Presidente Rosalia Calcagnini - è impegnato a perseguire politiche volte alla sensibilizzazione di tutti i cittadini dei comuni maceratesi sulla riduzione dei rifiuti. Lo spreco alimentare, in questo senso, oltre che essere un problema ambientale, riveste anche aspetti etici e morali. Per questo abbiamo fortemente voluto questo importante progetto, uno tra i primissimi in Italia su scala provinciale, volto a coinvolgere nella raccolta differenziata più target: innanzitutto i titolari di ristoranti e strutture ricettive e poi i clienti. Siamo certi che con la collaborazione di tutti potremmo raggiungere importanti risultati, magari riuscendo a diminuire lo spreco alimentare. Un ringraziamento va alla Camera di Commercio di Macerata e al suo presidente e a Novamont che ha fin da subito creduto nel nostro progetto, condividendolo e soprattutto arricchendolo con la sua esperienza e know-how.

"Siamo molto interessati al progetto di Cosmari perché possiamo seguire tutte le fasi del progetto acquisendo informazioni sulle prestazioni dei contenitori compostabili dall'esercizio di ristorazione alla casa dei clienti sino all'impianto di compostaggio - sottolinea Andrea Di Stefano, Responsabile Progetti Speciali e Comunicazione di Business di Novamont Spa - si tratta di un caso studio particolarmente interessante per contribuire allo sviluppo di soluzioni che permettano di ridurre i rifiuti non riciclabili".

Il gruppo Novamont è leader nello sviluppo e nella produzione di bioplastiche e biochemicals attraverso l'integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con 600 persone, ha chiuso il 2015 con un turnover di 170 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (6,4% sul fatturato 2015, 20% delle persone dedicate); detiene un portafoglio di circa 1.000 brevetti. Ha sede a Novara, stabilimento produttivo a Terni e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE).

Opera tramite sue consociate a Porto Torres (SS), Bottrighe (RO), Terni e Patrica (FR). È attivo all'estero con sedi in Germania, Francia e Stati Uniti e con un ufficio di rappresentanza a Bruxelles (Belgio). È presente attraverso propri distributori in Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Cina, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

Marilisa Romagno
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