01/01/2013 - 01:00

Eni si toglie la cravatta 2012

In previsione del picco estivo dei consumi di elettricità anche quest'anno fino a settembre "Eni si toglie la cravatta". L'iniziativa, giunta alla sesta edizione, è rivolta ai dipendenti e consiste nell'adottare in ufficio un abbigliamento meno rigoroso a vantaggio del risparmio energetico per consumare meno e lavorare meglio.
Evitando giacca e cravatta è possibile alzare di 1°C la temperatura negli edifici contribuendo a contenere le emissioni di CO2. Durante l'edizione del 2011 sono state risparmiate 430.000 kWh di energia elettrica, pari a una riduzione del 9,5% dei consumi elettrici per il condizionamento. Il risparmio complessivo durante i giorni dell'iniziativa corrisponde ai consumi elettrici annui per uso domestico di 360 persone. La quantità di CO2 risparmiata equivale a quella prodotta da circa 1350 viaggi A/R in aereo sulla tratta Milano-Roma e a quella emessa da un'auto nuova per compiere 40 volte il giro del mondo.

Il risparmio economico risultato dell'iniziativa "Eni si toglie la cravatta" è stato investito in progetti di sostenibilità.  Incoraggiare i dipendenti a togliere la cravatta in ufficio è una metafora per affrontare un argomento decisamente concreto. Eni ha voluto rompere le righe del protocollo suggerendo la rinuncia a un accessorio di abbigliamento, per quanto simbolo di eleganza e italianità, per affrontare il tema dei consumi attribuibili all'uso smodato dei condizionatori d'aria durante i mesi estivi. La pratica di Eni di togliere la cravatta in ufficio, lanciata nel 2007, è diventata modello da seguire anche per altre aziende e conferma l'impegno di Eni per preservare l'ambiente e il territorio mediante un utilizzo accorto e razionale delle risorse energetiche
Marilisa Romagno
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