03/09/2013 - 14:23

Energie rinnovabili, gli incentivi sono a rischio secondo Gifi

Gifi accoglie con malcontento lo annuncio del Ministro Zanonato circa un riordino degli incentivi sulle energie rinnovabili. Atteso incontro al Dicastero.
Contenere la spesa per la fornitura elettrica molto spesso equivale a ridurre anche gli sprechi e le dannose emissioni di Co2. Per individuare una compagnia adeguata alle specifiche esigenze di ciascuno si possono porre le tariffe Enel gas e lucea confronto con quelle Eni ed E.on in modo tale da individuare quella più aderente alle richieste ci ogni consumatore.

Se i consumatori sono alle prese con le bollette di molti altri operatori, chi si occupa di energia a un livello più alto ha altre grane da affrontare. In particolare, l'ultima protesta dagli addetti ai lavori è scattata dopo l'annuncio del Ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato sull'imminente ritocco alle regole sugli incentivi destinati alle energie rinnovabili. La dichiarazione ha messo in allarme Anie e Gifi, le associazioni delle aziende che aderiscono a Confindustria e si occupano della filiera industriale del fotovoltaico.

Rendere le tariffe energia più convenienti per l'utente finale è stata la mossa che negli ultimi anni ha favorito la diffusione del fotovoltaico tra gli utenti finali. L'obiettivo è stato raggiunto però grazie agli incentivi, che ora potrebbero essere diluiti su 30 anni anziché 20.

Come ha dichiarato il presidente Anie/Gifi, Emilio Cremona, la soluzione di incentivi “spalmati in 30 anni invece dei 20 già stabiliti per legge sarebbe molto grave. Gli incentivi” continua Cremona “sono impegni presi che non possono essere negoziati. Piuttosto, sarebbe opportuno che il Ministro Zanonato illustrasse il percorso tecnico-finanziario che si intende intraprendere per una riorganizzazione ottimale del debito, tranquillizzando tutto il Sistema”.

Sono centinaia gli impianti fotovoltaici sorti in Italia grazie all’impegno che lo Stato si è assunto con il Conto Energia e se qualche errore è stato commesso, come afferma Cremona, è da ricercare in una incapacità nella gestione e distribuzione degli incentivi da parte dello Stato.

Il presidente Anie Gifi è ottimista: “Sono convinto che un’apertura del Ministro a intavolare una discussione sul riordino degli incentivi a tutte le fonti rinnovabili, nessuna esclusa, e della bolletta elettrica che grava sui cittadini e sul tessuto industriale, troverebbe favorevoli tutte le associazioni di settore, Anie e Gifi in primis. Il messaggio” conclude Cremona “è che l’Italia deve poter fare quello che altri paesi hanno già sperimentato con successo e non percorrere strade che alimentino solo sfiducia negli investimenti, ulteriore disoccupazione e diminuzione di credibilità”.
SuperMoney
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