05/12/2024 - 12:57

Energia: nel 2023 2,36 milioni di famiglie in povertà energetica

2,36 milioni di famiglie in povertà energetica, pari al 9% delle famiglie italiane. Dati in forte crescita rispetto al 2022 con un +1,3% pari a più di 340mila famiglie che si aggiungono a quelle già colpite dal fenomeno.

 

povertà energetica

Queste le principali evidenze che emergono dalla presentazione avvenuta a Milano dei nuovi dati sulla povertà energetica elaborati dall’Osservatorio Italiano sulla Povertà energetica (OIPE) insieme a Fondazione Banco dell’energia, ente filantropico che ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere persone e famiglie vulnerabili e a rischio povertà attraverso progetti solidali. “Ad aumentare significativamente è la componente di famiglie in povertà energetica “nascosta” - aggiungono da OIPE - cioè le famiglie con spesa complessiva al di sotto della media che hanno dichiarato di non aver speso nulla per il riscaldamento. Un fenomeno preoccupante perché segnala un inasprimento delle condizioni di disagio delle famiglie più povere, costrette a spegnere i sistemi di riscaldamento per risparmiare”.

Povertà energetica: la situazione in Italia
Sono le Isole e il Nord Ovest i territori in cui si è registrato, in particolare, l’aumento della quota di famiglie in povertà energetica. Un fenomeno che, come negli altri anni, incide di più nei piccoli centri e nelle aree suburbane, a fronte di una lieve riduzione nelle aree metropolitane. La regione con il tasso più alto di povertà energetica si conferma essere la Calabria (con 19,1%) mentre quella con il tasso più basso è anche per il 2023 la regione Marche (4,9%). La Basilicata, invece, è la regione che registra l’incremento maggiore (+4,4%).

La spesa energetica: nel 2023, la spesa energetica domestica media delle famiglie italiane si è ridotta del 6,4%, attestandosi a circa 1.800 euro, 120 euro in meno rispetto al 2022, con le famiglie più povere che hanno ridotto i consumi energetici più della media. In particolare, la spesa per energia elettrica e per il gas di rete si è ridotta rispettivamente del 1,9% e del 14,8%, a fronte di una crescita dei prezzi per l’elettricità del 6,2% e di una sostanziale stabilità per il gas. Considerando tutte le fonti energetiche per il riscaldamento, la spesa si è ridotta del 10% rispetto al 2022. Tra le ragioni, secondo OIPE, il fatto che l’inverno del 2023 sia stato particolarmente mite, con temperature minime significativamente al di sopra della media storica, riducendo il fabbisogno di riscaldamento, in particolar modo quelle di gas naturale (-16,8%). Infine, nel corso del 2023 c’è stata una riduzione progressiva delle politiche di sostegno alla spesa energetica delle famiglie avviata nel corso del 2021 e continuata poi nel 2022, con uno stanziamento di 10 miliardi a fronte di 27,3 miliardi di euro nel 2022. In particolare, per i bonus sociali sono stati stanziati oltre 2,2 miliardi di euro (3,2 nel 2022) che sono andati a beneficio di 4 e 2,5 milioni di famiglie, rispettivamente per il bonus elettrico e per il gas.

Un fenomeno che colpisce particolarmente minori e stranieri. In base alle elaborazioni di OIPE, nel 2023 poco più di un quarto delle famiglie in povertà energetica aveva almeno un minore in famiglia: si tratta di circa 693mila famiglie e di 1,15 milioni di minori, il 10,6% del complesso delle famiglie con minori residenti in Italia. Nel 2023, l’incidenza della povertà energetica nelle famiglie con minori è stata di 2,8 volte più alta nelle famiglie straniere (circa 200mila famiglie, in crescita) per l’effetto congiunto di una maggior concentrazione delle famiglie straniere nei gradini più bassi della distribuzione della spesa e di un numero maggiore di minori in tali famiglie. Un risultato in linea con la quota di famiglie straniere che risulta in povertà energetica in Italia e che, nel 2023, era di oltre il 24%, con forte concentrazione della loro presenza nel Nord Italia.

“La povertà energetica è un fenomeno preoccupante e in particolar modo quella “nascosta”, difficile da intercettare e supportare, è un aspetto che occorre seriamente considerare e capire come affrontarlo” - ha commentato il Presidente di Banco dell’energia, Roberto Tasca - “Per questo la Fondazione Banco dell’energia sta proseguendo con diversi progetti e ampliando sempre di più il suo network per arrivare a sostenere un numero crescente di famiglie in difficoltà in tutta Italia. Il nostro aiuto deve poter raggiungere le fasce della società più deboli e i più giovani in primis, ai quali una condizione di povertà energetica può precludere o limitare la crescita e le opportunità”.

“I dati sulla povertà energetica del 2023 sono allarmanti sia perché, rispetto al 2022 , ci sono 340 mila famiglie in più in condizioni di difficoltà, sia perché questo è successo nonostante oltre 10 miliardi di aiuti destinati alle famiglie. Questo indica la necessità di migliorare la selettività e l’efficacia di tali aiuti, specie perché l’inverno 2025 potrebbe essere complicato da una situazione climatica meno mite rispetto ai due anni precedenti, e da una ripresa dei prezzi del gas sui mercati internazionali”. Paola Valbonesi, Presidente OIPE - Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica.

"Diverse ricerche ci dimostrano quanto la povertà energetica sia un fattore che influisce significativamente sulla salute. Un'evidenza che ci impone di farci carico della questione nell'ambito del nostro sistema collettivo di supporto che ha il compito di costruire risposte complessive, trasversali e il più possibile personalizzate in base alle esigenze di ciascuno. Per farlo, abbiamo attivato e stiamo potenziando le reti di contrasto alla povertà insieme a 400 associazioni radicate nei quartieri, proprio perché siamo convinti che la capillarità sia un elemento fondamentale. In questo senso, la forte alleanza con il Banco dell'Energia e tutti gli enti che partecipano al progetto è utile per rafforzare l'efficienza del sistema complessivo e l'efficacia delle soluzioni proposte". Lamberto Bertolè, Assessore Assessore Welfare e Salute, Comune di Milano.

Tommaso Tautonico
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