Energia: liberalizzazione a diversa velocita' per elettricità e gas

Il settore elettrico, infatti, sembra essere già positivamente aperto alla concorrenza, con oltre 3,2 milioni di famiglie e 1,2 milioni di piccole aziende che hanno deciso di cambiare fornitore dal 1 luglio 2007, data della completa apertura del mercato per tutti i consumatori.

In totale, quindi, sono finora circa 4.424.000 (pari al 12,2% del totale) i consumatori che hanno fatto questa scelta, di cui 3,2 milioni sono famiglie (circa l'11,2% del totale) e 1,2 milioni sono aziende (il 16,1% del totale).
Inoltre gli switching (cambi di fornitore) sono aumentati del 4% nell'ultimo anno, a conferma del positivo sviluppo della concorrenza.

Il settore gas naturale appare invece fortemente penalizzato dalla scarsa competitività: a oltre sette anni dalla completa apertura del mercato (gennaio 2003) solo il 4% delle famiglie ha scelto il libero mercato.
L'Autorità ha sottolineato che le forti asimmetrie fra questi due mercati "sono legate alla presenza, nel settore del gas, di un operatore dominante (Eni) che controlla ancora il 92% delle infrastrutture di import e il 65% delle immissioni sul mercato nazionale".

Nel settore elettrico, invece,"la quota nazionale dell'operatore ex monopolista dominante (Enel) si è ridotta al 30% e sul mercato sono entrati nuovi operatori che hanno indotto anche un aumento della capacità di produzione".
Tra i principali risultati della liberalizzazione del mercato nel settore elettrico nazionale si hanno "una riduzione di oneri stimabile in più di 4,5 miliardi di euro all'anno, rispetto al 1999. A questo dato hanno contribuito, per il 40%, la riduzione di componenti tariffarie regolate (trasporto e distribuzione) e, per il 60%, la pressione competitiva (sul mercato all'ingrosso in particolare) che ha indotto investimenti per impianti nuovi e più efficienti."