Energia: in Italia bollette più care d'Europa per le imprese

I dati sull'energia diffusi da Eurostat, l’Istituto europeo di statistica, permettono di stabilire chi consuma di più in Europa e in che modo. Dai dati emerge che l'Italia è il paese con i costi più cari dell'energia per le imprese. Costi che lievitano ancora di più se si aggiungono Iva e altre tasse. L'Istituto di statistica dice che in Europa chi fa business spende dagli 0,08 euro a kilowattora in Svezia agli 0,15 euro a kilowattora in Italia.  Certo che questa situazione non giova all'Italia, un paese che sta tentando di risollevarsi economicamente cercando di sanare i deficit delle imprese.

I costi delle bollette elettriche per le famiglie vanno un  pò meglio anche se non si possono definire proprio economiche: si applica una tariffa di 0,23 euro per kilowattora consumato, sempre senza tasse. L'Italia in questo caso è al quarto posto dopo Danimarca (0,31 centesimi), Germania (0,29 euro) e Belgio (0,25 euro). 

A causare il caro-prezzi in Italia, secondo gli esperti, è il mix energetico: oltre la metà dell’energia prodotta per soddisfare le necessità nazionali deriva da petrolio e prodotti petroliferi (36,6%) e gas naturale (35,4%). La forte dipendenza dai fornitori stranieri e i costi di importazione quindi sono i responsabili dell'innalzamento delle bollette energetiche. Ad incidere anche l'assenza di energia nucleare in Italia, nei Paesi dove c’è produzione di energia da atomo il costo della bolletta elettrica per imprese e famiglie è minore di quello italiano. Nemmeno la produzione di energia da fonti rinnovabili superiore alla media europea riesce ad abbassare i costi in bolletta. E' una problematica seria per l'Italia che va risolta quanto prima.