19/12/2012 - 09:03

Elemento psicologico ed abbandono dei rifiuti

L'ordine di smaltimento dei rifiuti: il ruolo dell'elemento psicologico

L'ordine di smaltimento di rifiuti, come evidenziato dalla sentenza del TAR Puglia (LE) sez I n.1810 del 25 ottobre 2012, rappresenta l'esercizio di attività tipicamente vincolata dell'amministrazione; infatti, in virtù di tale natura giuridica, la pubblica amministrazione deve procedere, in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo n.192 del d.lgs 152/2006 e cioè il testo unico ambientale, a: a) riscontrare l'abbandono ovvero il deposito incontrollato di rifiuti, accertando in questa maniera una violazione della normativa in materia di rifiuti; b) contestare la condotta dell'agente e comminare le sanzioni.

Nel fase della valutazione dell'infrazione commessa e cioè il rilevamento di rifiuti depositati, in modo incontrollato, gioca un importante ruolo l'elemento psicologico che ha caratterizzato il comportamento del soggetto agente e cioè il proprietario del terreno.

La creazione di una recinzione, ancorché non insuperabile, costituisce un'importante strumento per esimere da colpa il proprietario del terreno.


La presenza della suddetta recinzione è di per sé idonea ad escludere la colpa, non potendo esigersi in generale l'adozione di sistemi particolarmente complessi, volti ad escludere, in assoluto, la possibilità di abbandono incontrollato di rifiuti.


Rileva il criterio valutativo del comportamento delle parti, della ordinaria diligenza, che grava, in situazioni analoghe, sull'homo eiusdem professionis et condicionis.


In definitiva non può essere prospettata la ricorrenza della culpa in vigilando in presenza delle predette cautele (recinzione del terreno).
 

Alessio Elia
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