01/01/2013 - 01:00

Doppia Piramide alimentare: sana e sostenibile

È stata presentata stamattina, in occasione del convegno "Alimentazione e Ambiente: sano per te, sostenibile per il pianeta", organizzato dal Barilla Center for Food & Nutrition, la Doppia Piramide alimentare, un modello unico per conciliare equilibrio nutrizionale e protezione dell'ambiente
La Doppia Piramide nasce con l'intento di aiutare le persone a scegliere uno stile alimentare che non solo sia equilibrato dal punto di vista nutrizionale, ma anche il più possibile sostenibile per l'ambiente.
Il modello rappresenta l'evoluzione della prima piramide alimentare, progettata nel 1992 dall'US Department of Agriculture per spiegare in modo sintetico ed efficace quale potesse essere il tipo di alimentazione più equilibrato.

In questa nuova versione, ideata dal Barilla Center for Food & Nutrition, gli alimenti sono posizionati non solo in funzione del loro effetto positivo sulla salute, ma anche rispetto al loro impatto sull'ambiente: si nota così che quelli per cui è consigliato un consumo più frequente sono gli stessi che determinano impatti ambientali minori, mentre gli alimenti da consumare in quantità minori sono proprio quelli che hanno un maggior impatto sull'ambiente.

La stima degli impatti ambientali associati a ogni singolo prodotto è stata condotta attraverso l'Analisi del suo Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment, LCA), un metodo di valutazione dei carichi energetici e ambientali relativi all'intera filiera: dall'estrazione o coltivazione al trattamento delle materie prime, alla fabbricazione, al trasporto, alla distribuzione, all'uso, al riuso, al riciclo e allo smaltimento finale.
Per ogni alimento è stato poi calcolato l'impatto ambientale in termini di Carbon Footprint (Impronta di Carbonio), Water Footprint (Impronta Idrica), Ecological Footprint (Impronta Ecologica), preferendo però per la stesura della Doppia Piramide solo l'Ecological Footprint perché tra i tre è il più completo e semplice da comunicare.

Nel sito del Barilla Center for Food & Nutrition è possibile anche calcolare l'impatto delle proprie scelte alimentari.
Al convegno di stamattina hanno partecipato: Paolo Barilla, Vicepresidente Gruppo Barilla, Jeremy Rifkin - presidente della Foundation on Economic Trends, Andrea Boltho - Magdalen College, Università di Oxford, Mathis Wackernagel - Presidente Global Footprint Network, Barbara Buchner - Direttrice Climate Policy Initiative di Venezia, Camillo Ricordi - Università di Miami, Gianfranco Bologna - Direttore Scientifico WWF Italia, Corrado Clini - Direttore Generale Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
I video degli interventi sono disponibili a questo link
Lisa Zillio
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