01/01/2013 - 01:00

Disimballiamoci!

Un progetto che i comuni di San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle e Barberino Val d'Elsa hanno promosso nel territorio del Chianti fiorentino.
I comuni di San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle e Barberino Val d'Elsa hanno promosso nel territorio del Chianti fiorentino il progetto Disimballiamoci - Negozio sostenibile, con il cofinanziamento della Provincia di Firenze. Il progetto è stato presentato al Convegno Internazionale "Compreresti Rifiuti?".
Ad oggi sono 44 gli esercizi commerciali ed i pubblici esercizi che hanno deciso di prendere parte all'iniziativa "Disimballiamoci - Negozio sostenibile del Chianti" , - racconta il Sindaco di San Casciano Val di Pesa Massimiliano Pescini in occasione del Convegno internazionale "Compreresti Rifiuti ?" tenutosi a Firenze il 2 febbraio u.s. Il progetto Disimballiamoci - Negozio sostenibile del Chianti avviato nel gennaio 2010, terminata la fase sperimentale, rientra tra le buone pratiche di riduzione dei rifiuti realizzabili a livello locale.
L'obbiettivo del progetto - afferma Massimiliano Pescini - è quello di fare crescere la sensibilità degli esercizi commerciali e dei cittadini verso la riduzione dell'utilizzo degli imballaggi, proponendo un modello di consumo più sostenibile sia sul fronte dell'offerta delle merci che della domanda e la promozione di prodotti sostenibili e di provenienza locale. I negozi che aderiscono all'iniziativa sono facilmente individuabili grazie all'introduzione di uno specifico marchio territoriale ed attraverso le iniziative di comunicazione rivolte alla cittadinanza.
Il marchio "Disimballiamoci - Negozio sostenibile del Chianti" è stato assegnato a pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie) ed a esercizi commerciali delle seguenti categorie:
- generi alimentari e prodotti per la casa (media distribuzione e esercizi di vicinato);
- negozi di ortofrutta, macellerie, pescherie, panetterie, pasticcerie, gastronomie, generi alimentari vari;
- negozi di materiali elettrici ed elettronici, elettrodomestici, computer, illuminotecnica, telefonia.
L'adesione al marchio da parte degli operatori commerciali avviene attraverso la sottoscrizione di uno specifico protocollo di intesa, attraverso il quale gli operatori aderiscono al Vademecum generale per la gestione sostenibile dell'attività, si impegnano a realizzare alcune azioni obbligatorie per la riduzione dei rifiuti, ovvero la distribuzione di borse per la spesa riutilizzabili fornite dai promotori del progetto e l'utilizzo di quelle in Mater-Bi per i prodotti freschi (negozi di generi alimentari, ortofrutta, macellerie e pescherie, bevande), la fornitura di acqua di rete in brocca (ristoranti e pizzerie) e la messa a disposizione di zucchero sfuso (bar).
I negozi di materiali elettrico ed elettronico (negozi di telefonia, elettrodomestici) dispongono di un servizio di raccolta di prodotti tecnologici da avviare al recupero, garantendo la corretta effettuazione della raccolta differenziata di alcune specifiche categorie di rifiuti. Gli operatori che aderiscono al protocollo oltre a ricevere il marchio, fornito in vetrofania e i materiali di base per la realizzazione delle azioni, come borse per la spesa, brocche, dosatori dello zucchero, raccoglitori etc. , godranno di uno sconto sulla tariffa di igiene ambientale (TARSU o TIA). I Comuni hanno infine previsto un servizio di assistenza tecnica tramite la realizzazione di un'attività formativa specifica e l'attivazione di uno "sportello" dedicato.
Tommaso Tautonico
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