01/01/2013 - 01:00

Dalla Sostenabilità alla SostenAbilità - Progetto Axia

Un innovativo modello di collaborazione tra ricerca universitaria e aziende, basato sul concetto di sistema e sulla volontà comune di creare conoscenza da immettere nel circuito virtuoso della collettività. Questo l'obiettivo del progetto Axìa, promosso da CRUI (Conferenza dei Rettori delle università Italiane) e da Gruppo Nestlé in Italia.
Da sempre, fin dalla loro nascita agli albori del mondo moderno, il ruolo delle Università si identifica nella produzione e nella diffusione dei saperi con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo sociale, economico e civile della comunità. Oggi però, rispetto al passato, al sistema accademico si chiede sempre più spesso un supporto concreto nell'innovazione, dando concretezza al sapere teorico e creando le conoscenze per generare sviluppo in stretta sinergia col mondo del lavoro e della produzione. Su questo terreno si innesta il progetto Axìa. Il nome dato al progetto non è casuale: Axìa è il termine che in greco classico identifica il "valore". Il progetto mira infatti a recuperare il 'valore' della scoperta scientifica collegandolo al valore della 'meritocrazia' attraverso un censimento che produce una fotografia aggiornata e dettagliata delle nuove frontiere della ricerca in tre specifici ambiti: alimentazione, sviluppo sostenibile, multiculturalità. Ma il valore è anche quello della comunicazione. E' infatti proprio dalla divisione corporate communication di Nestlé Italiana che è nata l'idea ed è stato costruito il progetto: solo comunicatori professionisti possono avere la sensibilità di creare le condizioni per produrre sinergia e inter-retro-azioni tra entità che generalmente si parlano con linguaggi e codici differenti. L'intento è chiaro: arrivare a rendere concreto un circolo virtuoso tra l'impresa, i docenti, ma anche e soprattutto gli studenti e i neolaureati di talento, creando le condizioni per accorciare i tempi del passaggio tra ricerca di base - affidata al mondo accademico - e ricerca applicata, lavorando sin dall'ideazione dei progetti ad una visione che abbia come stella polare l'applicabilità delle scoperte nella comunità.

Il progetto è partito nel 2008 realizzando una vero e proprio monitoraggio presso le università italiane sui tre ambiti di riferimento individuati, Alimentazione, Sostenibilità, Multiculturalità, condotto dall'Università IULM di Milano e dalla Federico II° di Napoli. La scelta dei tre ambiti di riferimento deriva dalle seguenti constatazioni. Nel contesto accademico italiano, l'ultimo decennio ha visto una crescente attenzione della comunità scientifica verso le problematiche legate all'alimentazione, come documentato dalle numerose proposte pervenute al call for ideas del progetto Axìa. Una corretta e sufficiente alimentazione è alla base del benessere individuale e collettivo nonché un diritto intrinseco di ogni essere umano, riconosciuto e sostenuto della crescente sensibilità della comunità internazionale che chiede politiche alimentari più eque. Alla scienza si chiede di trovare risposte ai molteplici problemi che investono l'alimentazione, dalla sicurezza alimentare alla malnutrizione, dall'igiene alimentare all'insorgere di patologie legate ad errate abitudini alimentari. Oggi la locuzione sviluppo sostenibile è una tautologia, una necessità per ogni paese. Per questo, la partita va giocata a livello di sistema con nuovi modelli di collaborazione tra aziende e università. Tuttavia la sostenibilità è ancora un costo. Deve diventare un'opportunità e un investimento per il presente. Sul fronte della multiculturalità, si osserva che nel corso degli ultimi decenni, il numero dei migranti internazionali è più che raddoppiato nel mondo. Col nuovo millennio i temi emergenti del fenomeno migratorio diventano quelli della sicurezza, della possibilità di integrazione nel contesto occidentale di culture e religioni profondamente diverse. In Italia, è solo dagli inizi degli anni '90 che la questione migratoria cattura l'attenzione della politica, delle istituzioni, della ricerca e dei media. Resta però, tuttora relativamente scarsa e debole l'attività di ricerca sulla realtà migratoria condotta dal sistema accademico.

I Rettori delle Università italiane sono stati contattati e invitati a coinvolgere i propri ricercatori nel progetto Axia e il riscontro è stato estremamente positivo: 31 gli Atenei italiani che hanno risposto alla chiamata (call for ideas) e circa 500 i docenti coinvolti. Complessivamente sono pervenuti 117 progetti di ricerca sui temi proposti: (71 di essi rientrano nell'ambito alimentazione, 23 in quello dello sviluppo sostenibile, 23 in quello della multiculturalità). Ciò dimostra che, nonostante le apparenze, l'Università italiana ha sempre espresso una forte capacità di risposta ai bisogni della società. Il Paese chiede all'accademia di aiutarla a realizzare il cambiamento e a produrre innovazione. I titoli dei progetti inviati dai gruppi e dai singoli ricercatori sono stati selezionati da un team scientifico che ha presentato nel 2009 una short list di 10 titoli. Il team scientifico ha privilegiato temi che avevano impostato il lavoro sul principio dell'integrazione tra gruppi di ricerca di diversi atenei. E' la logica di sistema, infatti, che sta alla base dell'intera iniziativa, un fatto nuovo nel nostro mondo universitario. La scelta finale è caduta su quattro progetti: uno di durata annuale e tre biennali.

Dal lavoro di valutazione è scaturita una short list di progetti giudicati estremamente validi dal punto di vista scientifico. Tra questi progetti Nestlé ne ha identificati quattro che, maggiormente in linea con le priorità strategiche del Gruppo, sono stati finanziati nell'arco del biennio 2009/2010 con un investimento pari a 1 milione di euro. Cifra che dimostra come organizzazione e metodologia abbiano a volte un peso rilevante al pari degli aspetti economici. Sono quattro progetti multidisciplinari che, in un'ottica di sistema, prevedono il coinvolgimento di più Atenei, con una forte valenza scientifica e con l'ambizione di fornire una lettura ad ampio spettro dello sviluppo in chiave sostenibile.
Tommaso Tautonico
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