01/01/2013 - 01:00

Contratti di innovazione tecnologica

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato il programma "contratti di innovazione tecnologica" che, attivando investimenti per circa 2 miliardi di euro, sara' in grado di favorire la ricerca applicata e stmolare nuove opportunità di lavoro per migliaia di ricercatori.
Il Ministro Scajola ha cosi' spiegato la scelta: "Eccellenza, rigore e risultati in tempi certi sono le parole d'ordine su cui abbiamo puntato nei 'contratti  di  innovazione'  per  consentire  alle  imprese  italiane di conquistare nuovi traguardi nelle produzioni e nei servizi ad alto valore aggiunto.
"Siamo convinti che questo nuovo strumento aggiunga un altro elemento importante al quadro della rinnovata alleanza strategica tra imprese, sistema bancario e Stato per il rafforzamento della competitività del Paese" ha poi aggiunto il Ministro ricordando che "i progetti finanziati potranno avere una durata massima di 3 anni". 
Si tratta di progetti innovativi "fuoriserie", di importo superiore a 10 milioni di euro, che si realizzeranno attraverso le partnership tra pubblico e privato grazie ad un processo di negoziazione. Le risorse disponibili per il finanziamento di questo nuovo strumento, in grado di  consentire alle imprese un volume d'investimenti pari a circa 2 miliardi di euro, permetteranno ad oltre 30 mila ricercatori di lavorare per agganciare le sfide tecnologiche del prossimo futuro.
Il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico fissa un iter dettagliato e tempi molto stretti per l'attivazione di un "contratto di innovazione". 
In sostanza le imprese e gli enti di ricerca sottoscrivono un accordo con la controparte pubblica; lo stanziamento avverrà attraverso una combinazione di prestito agevolato e contributo  diretto  alla  spesa;  passeranno  solo  4  mesi dalla presentazione  del progetto di massima all'approvazione del piano definitivo.  
Il finanziamento pubblico sarà affiancato da un finanziamento bancario ordinario a tasso di mercato, a garanzia della validità dell'investimento proposto dalle imprese e potra' coprire dino all'80% dei costi, mentre nelle regioni del Mezzogiorno il contributo diretto alla spesa potra' arrivare fino al 40% per le piccole imprese e per gli organismi di ricerca, al 30% per le medie imprese e al 20% per quelle grandi.
La combinazione specifica di modalità e intensità agevolative verrà definita per ciascun progetto durante la fase negoziale; nelle regioni del Mezzogiorno potrà essere utilizzata anche la sola modalità del contributo diretto alla spesa.  
Per il finanziamento pubblico agevolato si potrà contare su una prima dote di risorse finanziarie pari a 1 miliardo di euro, a valere sul 'fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca' costituito presso la Cassa Depositi e Prestiti. 
Informazioni più dettagliate:  http://www.incentivialleimprese.it/46/. 
 
Lisa Zillio
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