02/09/2013 - 21:07

Consumi auto, renderla ecologica con un kit

Rendere il proprio veicolo ecologico con un kit, abbattendo i consumi auto. Il progetto di mobilità sostenibile della Confartigianato trevigiana.
Non solo costumi domestici, gli italiani si stanno orientando verso l’energia green anche per quanto riguarda il settore dei trasporti. Impianti fotovoltaici ed auto elettriche si diffondono sempre più, tuttavia al fine di evitare sprechi scegliere la giusta tariffa per la fornitura di energia rimane uno step essenziale ed è per questo che risulta conveniente porre le tariffe Eni a confronto con quelle Edison e Sorgenia, al fine di individuare in pochi minuti la soluzione ottimale.

Convertire le vecchie automobili in veicoli ecologici, andare a fare il pieno non più dal benzinaio ma presso le colonnine di ricarica degli operatori di energia elettrica. Il sogno di molti guidatori, alle prese con i soliti rincari del carburante, potrebbe presto essere realtà grazie al kit su cui sta lavorando un consorzio di autoriparatori, elettricisti, impiantisti ed esperti di elettronica iscritti alla Confartigianato trevigiana.
Gestori energia elettrica avvisati quindi. Il progetto fa parte di un più ampio piano promosso da Ascotrade, indirizzato a promuovere una mobilità sostenibile nella provincia di Treviso, denominato SUMMIT (Sustainable Urban Mobility Management in Treviso Province). In generale, grazie al supporto di CNA e della Confartigianato provinciale, è previsto un investimento di 1,15 miliardi di euro e, se la richiesta andrà a buon fine, la metà dovrebbe essere versata dall’Unione Europea attraverso il programma Life+, mentre la parte restante verrà corrisposta dall'azienda Ascotrade, che appartiene al gruppo Ascopiave.

Il Presidente degli autoriparatori di Confartigianato Veneto, Severino Dal Bo, ha fatto sapere che “per arrivare al risultato finale sono stati costruiti dei complessi software che incrociano i dati del motore con quelli dei cavi, velocità, potenze e via dicendo, ed è stato realizzato anche un programma al Cad, che ha il compito di disegnare fin nel più piccolo particolare i pezzi che vanno usati per fare questa trasformazione”.
Il kit di trasformazione potrebbe anche trasformarsi in business, in grado di far ripartire buona parte delle imprese locali impegnate in questo settore. “L'idea è quella che si formi una rete di officine di autoriparatori che già operano. Una volta ricevuta un'adeguata formazione – ha aggiunto Dal Bo – i tecnici potranno fare sia le installazioni che la successiva assistenza ai veicoli”.I benefici di questo progetto sono così stati riassunti da Stefano Busolin, Presidente di Ascotrade: “Da un lato intravediamo un vantaggio per la comunità in termini di diminuzione dell’inquinamento; dall'altro una possibilità di crescita aziendale, alla luce dei cali nelle vendite di metano, attraverso la possibilità di vendere energia attraverso i mobility center, come già stanno facendo alcuni nostri competitor nelle province limitrofe”.

L’unico nodo che resta da sciogliere riguarda l’omologazione, in assenza della quale il processo di trasformazione risulterebbe impraticabile.
SuperMoney
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